Roma, 22 luglio 2016
Onorevole signor Presidente,
l’Assemblea nazionale dei 400 Comitati territoriali che fanno riferimento al Comitato per il No nel referendum costituzionale ha approvato la mozione che Le alleghiamo.
I sostenitori del No nel referendum costituzionale ritengono sia stata commessa una grave discriminazione a proprio danno durante tutta la campagna di raccolta delle firme a sostegno del referendum. È bensì vero che non abbiamo raggiunto le 500.000 firme necessarie, ma siamo pur sempre pervenuti al ragguardevole numero di 316.000 cittadini che hanno sostenuto le nostre posizioni e le cui firme sono state regolarmente consegnate alla Corte di Cassazione.
Questo risultato è stato raggiunto nel silenzio della stampa, con due sole eccezioni, e nel silenzio totale delle televisioni. Richiami successivi alla Commissione di Vigilanza e all’Agcom non hanno sortito effetti e il loro stesso comportamento di vigilanza è stato latitante. Eppure raccogliere le firme è l’atto prodromico per l’esercizio di un diritto costituzionale per riavvicinare i cittadini alla vita politica. Per contro il Comitato per il Si ha goduto non solo della forza del partito di maggioranza e del governo, ma di una copertura mediatica senza limiti e riguardi per un qualunque equilibrio informativo.
Il che mette in campo una grande questione di democrazia e di rispetto dei diritti costituzionali politici di cui Lei è, ai nostri occhi, il supremo garante.
Per questo Le chiediamo di far valere la Sua alta autorità per aiutare a ristabilire la parità tra le posizioni, tanto più che la campagna elettorale per il referendum costituzionale è entrata nel vivo.
Certi della Sua attenzione,
Prof. Alessandro Pace (*)
Prof. Gustavo Zagrebelsky (**)
(*) Presidente del Comitato per il NO
(**) Presidente onorario del Comitato per il NO