Storia

Da più di vent’anni, Libertà e Giustizia è impegnata nella difesa della Costituzione repubblicana e nel contrasto dei tentativi di revisione che hanno mirato a intaccarne i principi di libertà e uguaglianza. 

Nel manifesto costitutivo dell’associazione, è espressa con chiarezza la richiesta ai partiti di tornare ad assumere il proprio ruolo di rappresentanti di prospettive ideali e di interessi legittimi, ed è ribadito l’impegno a contribuire con analisi e proposte alla crescita di una cultura politica non elitaria, ponendosi come “anello mancante fra i migliori fermenti della società e lo spazio ufficiale della politica”.

Vent’anni di storia

2003

Giugno

Il 3 Giugno, al teatro Smeraldo di Milano, con il grande convegno “Giù le mani dalla Costituzione”, Libertà e Giustizia dà inizio alla sua lunga battaglia per la difesa e l’attuazione della Carta costituzionale.

2004

Febbraio

Parte la campagna “L’Italia è anche mia”, con l’indimenticabile vignetta che Altan regala all’associazione. Il 15 ottobre prende vita il coordinamento per il referendum confermativo, presieduto da Oscar Luigi Scalfaro.
Il “No a testa alta di Libertà e Giustizia” – l’invito a votare “no” a un referendum capace di sovvertire le istituzioni repubblicane – viene spiegato dalla allora presidente Sandra Bonsanti con due motivi di fondo: “Il primo, perché ha in sé i germi di una devastante paralisi del sistema istituzionale, della impossibilità di legiferare, di inaccettabili divisioni del tessuto nazionale. Il secondo, perché costituisce una concreta minaccia alla democrazia parlamentare, con un premier inamovibile e troppo potente e l’assoluta cancellazione di equilibri e garanzie”.

2006

Giugno

La consultazione si conclude con la grande vittoria dei No, che demolisce il progetto del Polo delle Libertà di scardinare la nostra Carta fondante.
A fronte di una domanda sempre più urgente di cultura politica, l’impegno civile di Libertà e Giustizia continua attraverso le Scuole di formazione politica.

2010

Febbraio

Dopo il manifesto “Rompiamo il silenzio”, che nel 2009 denuncia il torpore della classe politica, la voce di LeG torna a farsi sentire con forza nel febbraio 2010, con una pagina pubblicata sul quotidiano “La Repubblica” e su alcune testate locali del gruppo Espresso, con il documento “Il vuoto”, che denuncia la paralisi del sistema Paese e propone ai cittadini di creare una “Comunità contro il degrado”, ovvero di costruire insieme una diga per arginare l’incombente rischio di sfascio istituzionale, politico e sociale.

Giugno

Con il suo presidente onorario Gustavo Zagrebelsky, Libertà e Giustizia anticipa e indirizza il dibattito politico lanciando l’appello “Mai più alle urne con questa legge”, che chiede l’abolizione del cosiddetto “Porcellum”.

Ottobre

A Firenze, si tiene il convegno “Società e Stato nell’era del berlusconismo”: tre giorni partecipatissimi, in cui intellettuali, storici, sociologi e giornalisti fanno il punto, per la prima volta, sugli effetti del berlusconismo in campo sociale, economico e culturale, oltre che politico. Tra i tanti presenti, Paul Ginsborg, Marco Revelli, Ezio Mauro e Marco Travaglio. Gli atti del seminario sono pubblicati dall’editore Laterza.

2011

Gennaio

Dopo l’esplosione del caso Ruby e l’inchiesta della Procura di Milano, il 14 gennaio 2011, anticipando partiti e movimenti, LeG chiede le dimissioni di Silvio Berlusconi. Il 17gennaio, con “Resignation”, un documento scritto in inglese da Paul Ginsborg e firmato da Gustavo Zagrebelsky e Sandra Bonsanti a nome dell’associazione, LeG si appella al mondo perché l’Italia non sia lasciata sola. Gli attestati di solidarietà arrivano a centinaia e la raccolta firme, rilanciata dal sito di “Repubblica”, riceve migliaia di adesioni.

Febbraio

Il 5 febbraio ha luogo un’immensa manifestazione al Palasharp di Milano, con Umberto Eco, Paul Ginsborg, Roberto Saviano, Gustavo Zagrebelsky e molti altri esponenti della società civile. La richiesta ai cittadini è cominciare insieme a ricostruire l’Italia, con la riappropriazione di parole che la storia e il sacrificio di milioni di italiani hanno reso eterne e inviolabili: libertà, giustizia, democrazia, Repubblica, uguaglianza, lavoro, Costituzione.
Dopo l’ennesimo attacco ai Magistrati e alla Consulta e l’annuncio dell’ennesima riforma mirata non al bene del Paese ma alla soluzione dei problemi giudiziari di Berlusconi, LeGlancia l’appello “La riforma della Giustizia non la fanno gli imputati (né i loro avvocati)!”.

Settembre

L’associazione parte con la raccolta firme per abolire la legge elettorale “Porcellum”. Ne raccoglierà oltre 60mila.

Ottobre

L’8 ottobre, con la grande manifestazione all’Arco della Pace di Milano nominata “Ricucire l’Italia”, dal manifesto omonimo diGustavo Zagrebelsky, elaborato nel corso della Scuola estiva di LeG a Poppi, nel Casentino, si chiede ai cittadini e alle forze politiche di impegnarsi per restituire dignità al Paese.

2012

Febbraio

Il 23 febbraio viene pubblicato il manifesto “Dissociarsi per riconciliarci. Dipende da noi”, sempre di Gustavo Zagrebelsky, che raccoglie migliaia di firme. Un drammatico e appassionato appello alla classe politica affinché intraprenda la via del rinnovamento. Il 12 marzo il documento viene presentato al Teatro Smeraldo di Milano, con Gustavo Zagrebelsky, Roberto Saviano, Sandra Bonsanti, Lella Costa,Concita De Gregorio e Giuliano Pisapia.

Settembre

Al Castello dei Conti Guidi di Poppi (Arezzo), ha luogo una tre giorni curata dallo storico Franco Sbarberi su “Segreto, ipocrisia, menzogna e corruzione. La democrazia vilipesa”.

Novembre

Il 24 novembre, dopo il “passo indietro” di Berlusconi, Libertà e Giustizia convoca una grande manifestazione al Forum di Assago, con il nuovo manifesto diGustavo Zagrebelsky “Per una stagione costituzionale”. Il Presidente onorario di LeG e Presidente emerito della Corte Costituzionale dice: «Vorremmo un partito che dicesse: il mio programma è la Costituzione. Il ripristino della Costituzione, nella vita politica, nella coscienza degli italiani: uguaglianza, libertà, diritti civili senza veti confessionali o ideologici, partiti organizzati democraticamente. Qualcuno dei nostri politici sa quale entusiasmo si suscita quando si parla di queste cose con la passione che meritano? E quale senso di ripulsa, invece, quando si parla dei partiti?».

2013

Gennaio

Seguono due giorni di lezione a Perugia sui temi bioetici. E’ poi la volta di Pavia, che inizia i suoi corsi nel 2007 sotto la guida di Salvatore Veca, direttore di tutte le Scuole di LeG, che a marzo e aprile 2013 tiene la sua settima edizione dedicata al lavoro. A ottobre dello stesso anno è la volta della prima Scuola di LeG di Messina, pensata per favorire l’analisi e la conoscenza delle condizioni sociali, politiche, economiche e culturali del Mezzogiorno.

Giugno

Il 2 giugno, in piazza a Bologna, LeG e oltre cento associazioni manifestano per dire che la Costituzione “Non è cosa vostra”.

Ottobre

Il 12 ottobre, il ritrovo è di nuovo in piazza: questa volta piazza del Popolo a Roma, per difendere e finalmente attuare la nostra Carta fondante: la convocazione è attorno al motto “La via maestra”, da non perdere mai di vista. Erano presenti Lorenza Carlassare, don Luigi Ciotti, Maurizio Landini, Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky.

2014

Marzo

Si avvia il progetto di riforma costituzionale Boschi-Renzi. Il 27 marzo di quell’anno, Libertà e Giustizia si fa promotrice dell’appello “Verso la svolta autoritaria”.

2015

Marzo

Il 25 aprile, Gustavo Zagrebelsky scrive un articolo sull’antifascismo insito nella nostra Costituzione, a difesa dal fascismo eterno: “Una Costituzione scritta per contrastare il fascismo perenne”.

2016

Dicembre

Dopo la vittoria del NO al referendum contro la riforma Boschi-Renzi, il 7 dicembre 2016 il Consiglio di Presidenza di LeG pubblica un comunicato sul rischio scampato di quella che definisce “una grave diminuzione della democrazia” e rilancia la necessità di “approvare una legge elettorale coerente con la Costituzione. E cioè una legge che assicuri la rappresentanza di tutti e l’eguaglianza di ogni voto. Una legge che tenga conto di tutto ciò che la Corte Costituzionale ha scritto nella sentenza che ha dichiarato illegittimo il Porcellum”.

2017

Gennaio

A gennaio 2017 Nadia Urbinati con “Oltre il successo del 4 dicembre 2016” e Paul Ginsborg con “Democrazia rappresentativa e partecipata, società politica e civile” commentano la vittoria al referendum del 7 dicembre 2016. Il Consiglio di Presidenza LeG, in una lettera inviata ai soci, esorta a interrogarsi su quale sia la strada giusta perché il vento favorevole della battaglia referendaria non vada sprecato.

Marzo

All’assemblea di marzo 2017 viene eletto Presidente di LeG Tomaso Montanari: significativi gli interventi dello stesso Montanari, Nadia Urbinati e Lorenza Carlassare.

2018

Aprile

Per il 2018, il Presidente Montanari lancia, in occasione dell’assemblea nazionale di aprile, un tema di lavoro unitario per tutti i Circoli dell’Associazione: la rappresentanza parlamentare.

Giugno

Nel giugno 2018, in occasione dell’annuale convegno “La Repubblica delle Idee” promosso dall’omonimo quotidiano, Gustavo Zagrebelsky si interroga sul futuro della Costituzione e Nadia Urbinati in un articolo scritto per lo stesso giornale accusa la sinistra italiana dell’assenza della parola socialismo dal proprio vocabolario.

Novembre

A novembre in un comunicato a firma dell’intero Consiglio di Presidenza, LeG denuncia le pressioni in atto da parte dell’esecutivo nei confronti di quei parlamentari che, in occasione della conversione in legge del c.d. decreto-sicurezza, si ostinassero a esercitare il libero mandato parlamentare.

2019

Gennaio

Il 2019 vede LeG schierarsi contro il “Regionalismo differenziato” ben analizzato in un articolo di Francesco Pallante, membro del Consiglio di Presidenza.

Febbraio

Nel febbraio 2019 a Firenze, LeG promuove un seminario sul potere occulto, una storia dell’anti stato in Italia, tema affrontato a fondo nei suoi scritti da Sandra Bonsanti.

Giugno

In occasione della festa del 2 Giugno, LeG organizza a Firenze un seminario dal titolo “Non passeranno – la società civile di fronte al nuovo fascismo e al razzismo” dove Lorenza Carlassare del CdP interviene con una Lectio Magistralis sul principio di solidarietà, principio cardine della Costituzione.

2020

Gennaio

Gennaio 2020 inizia la campagna elettorale per il referendum; Libertà e Giustizia, dice NO alla riduzione numero dei parlamentari.
Ma è l’anno della pandemia e tutto sembra fermarsi, Gustavo Zagrebelsky in due articoli la affronta dalla prospettiva costituzionale con “La salute termometro di ingiustizie sociali” a maggio e “Non è l’emergenza che mina la democrazia, ma l’eccezione

Maggio

A maggio LeG lancia un appello: “Basta con gli agguati al governo” a difesa del governo Conte II in piena emergenza sanitaria.

2021

Gennaio

Il 5 gennaio, LeG lancia l’appello “In spregio ai cittadini”, rivolto «ai rappresentanti in Parlamento affinché antepongano gli interessi della nostra comunità nazionale agli interessi di bottega di alcuni», contro la spinta a far cadere il governo Conte II da parte di Italia Viva.

Marzo

Il 5 marzo, il Consiglio di Presidenza di Libertà e Giustizia rende pubbliche le proprie preoccupazioni circa le «modalità di formazione del governo Draghi», con il comunicato significativamente intitolato “L’attesa messianica”.

Dicembre

L’1 dicembre, all’indomani dell’assalto alla sede della CGIL di Roma, assieme ad altre associazioni, LeG lancia l’ “Appello al Presidente delConsiglio dei Ministri – “Sciogliere subito le organizzazioni neofasciste”.

2022

Dicembre

Il 12 dicembre, a pochi mesi dall’elezione del governo Meloni,  Gustavo Zagrebelsky scrive un articolo anticipando lo spirito della Riforma dellaCostituzione: “Riforme, la sindrome che confonde la vittoria elettorale con il senso di onnipotenza”.

2023

Giugno

A fronte dell’approvazione, da parte del Parlamento europeo, del Regolamento ASAP per la produzione di un milione di munizioni con i fondi del Recovery Fund e del Pnrr, Libertà e Giustizia ha promosso la campagna “La resilienza non è economia di guerra”, sostenuta da Anpi, Arci e Rete Pace e Disarmo.

Nel 2023 Libertà e Giustizia è stata tra i promotori del tavolo “Insieme per la Costituzione – La Via Maestra”, con Cgil, Anpi , Arci e oltre duecento associazioni,  che ha portato a due grandi mobilitazioni nel settembre e ottobre 2023 e si è costituito, nel 2024, come piattaforma per rispondere al piano governativo di riforme – in particolare “premierato”, Autonomia differenziata, Giustizia – e alla perdita di reale uguaglianza, libertà e democrazia nel Paese.

2024

Gennaio

Il 2 gennaio ha lanciato un comunicato sul nesso perverso tra denuncia della pretesa politicizzazione della magistratura e uso familistico e fazioso delle istituzioni.

Febbraio

Nel febbraio ha rilanciato le Scuole di cultura politica di LeG con un ciclo sul Parlamento europeo e la partecipazione della società civile.

Marzo

Il 12 marzo, a Palazzo Reale di Milano, un convegno su Vent’anni di Libertà e Giustizia, vent’anni di attacchi alla Costituzione, con, tra gli altri, Sandra Bonsanti, Maurizio Landini, Gustavo Zagrebelsky.

Chi siamo

Libertà e Giustizia è un’associazione
di cultura politica

Statuto

I principi fondamentali che riguardano l’organizzazione e l’ordinamento giuridico dell’Associazione Libertà e Giustizia

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