Libertà e Giustizia è un’associazione
di cultura politica
Nata il 18 novembre 2002 con una presentazione pubblica al Piccolo Teatro di Milano, tenuta a battesimo da un gruppo di garanti tra cui figuravano Gae Aulenti, Giovanni Bachelet, Enzo Biagi, Umberto Eco, Alessandro Galante Garrone, Claudio Magris, Guido Rossi, Giovanni Sartori e Umberto Veronesi. Nel suo manifesto costitutivo, dichiarava con lungimiranza la necessità di “dare un senso positivo all’insoddisfazione crescente verso la politica, trasformandola in partecipazione e proposta”, ponendosi come “anello mancante fra i migliori fermenti della società e lo spazio ufficiale della politica”. Da allora, Libertà e Giustizia è stata presenza e pungolo nella vita politica e culturale del Paese, con le sue grandi battaglie per la democrazia e la difesa della Costituzione, con l’articolazione della sua dirigenza, con i suoi circoli radicati nelle città.
Daniela Padoan, saggista e scrittrice impegnata sulla testimonianza della Shoah e sui diritti umani e ambientali, è stata eletta presidente il 22 aprile 2023. All’atto dell’insediamento si è impegnata a continuare l’opera di cultura politica a difesa della Costituzione, istitutiva di Libertà e Giustizia, rimarcandone il fulcro antifascista, consapevole che “un progressivo svuotamento della rappresentanza e dell’effettività dei diritti è stato compiuto già prima dell’insediamento del governo in carica, ma che ora ci troviamo di fronte al progetto di una riscrittura della storia che non può avere altro nome che revisionismo”.
La nuova Presidente ha chiesto all’assemblea elettiva un mandato ad estendere l’impegno associativo alla dimensione europea e al nesso inscindibile tra giustizia sociale e ambientale, in dialogo costante con movimenti e organizzazioni della società civile.