«Questo non è un sistema federale, è un sistema nato, e sviluppatosi, all’interno di un partito che aveva visioni secessioniste, del Nord rispetto al Sud, con una forte discriminazione anti meridionale. Ci sono elementi disgregativi ma soprattutto diseguali: e questa diseguaglianza fra regioni in relazione al loro gettito fiscale e alla loro capacità di autogoverno o di gestione autonoma, è un federalismo secessionista, un secessionismo dei benestanti rispetto agli altri. Non si riconosce più l’idea di unità generale all’interno di uno stesso Paese, con interessi comuni, perché chi sta meglio vorrebbe riservare per sé molte più risorse e non condividerli con chi sta peggio».
Così Nadia Urbinati, politologa e membro del Consiglio di Presidenza di Libertà e Giustizia, a Tutta la città ne parla, su Radio 3 Rai, che il 19 giugno ha dedicato la puntata alle due riforme in aula, l’Autonomia e il Premierato.
Urbinati è intervenuta anche sul Premierato «Se con un’elezione eleggiamo contemporaneamente il Capo el Governo e il Parlamento, quindi l’esecutivo e la sua maggioranza, con una sovrapposizione di poteri che fa paura e che deve preoccupare».