Libertà e Giustizia condivide lo sconcerto degli studenti e dei docenti che hanno denunciato la violenza immotivata e insistita con cui le forze dell’ordine hanno aggredito oggi, a Firenze e a Pisa, cortei di giovani che manifestavano pacificamente per il cessate il fuoco in Palestina. Si trattava di poche centinaia di manifestanti, pacifici e pacifisti, perfettamente in linea con gli auspici e le pronunce del diritto internazionale, dell’ONU e delle associazioni per la difesa dei diritti umani. Nulla giustificava lo schieramento massiccio di decine di agenti in assetto antisommossa, le cariche, le percosse, o anche solo l’intimidazione subita nell’esercizio democratico della partecipazione.
Immagini inaccettabili di ragazzi e ragazze per lo più minorenni, con le mani alzate, spintonati a terra e ancora picchiati.
Ci uniamo ai docenti del Liceo artistico Russoli di Pisa per chiedere che chi ha deciso questo schieramento di forze mai visto prima, nemmeno per iniziative di maggior partecipazione e tensione, sia chiamato a risponderne. La repressione del dissenso è costitutiva di regimi e ordinamenti politici dai quali le democrazie hanno il dovere di distinguersi.