Giustizia, l’Anm contro politica e istituzioni: “Dopo attacchi serviva reazione ferma e corale”

“Mi sarei aspettato una reazione un po’ più ferma, più compatta e più corale dalla politica e dalle istituzioni”. E’ quanto dichiara il presidente dell’Associazione nazionale Magistrati, Rodolfo Sabelli, interpellato a margine di un convegno sugli attacchi rivolti alle toghe negli scorsi giorni durante la manifestazione del Pdl a Brescia e dopo la requisitoria del pm di Milano Ilda Boccassini al processo Ruby.

“Contro di noi periodicamente – continua Sabelli – ci sono stati attacchi inaccettabili. Non ci dobbiamo abituare a questo. In nessun paese si può arrivare alla assuefazione”. Il presidente dell’Anm interviene poi anche sul tema delle intercettazioni telefoniche, finite nuovamente nel mirino del Pdl. “Siamo contrari a interventi che tocchino condizioni, modalità e tempi delle intercettazioni”, ribadisce il leader del sindacato delle toghe.

Secondo Sabelli, bisogna intervenire per una “corretta tutela della riservatezza, siamo contrari alla diffusione di intercettazioni coperte da segreto o a un’inutile violazione della privacy. La nostra contrarietà riguarda riforme che toccano condizioni, modalità e durata delle procedure per utilizzare lo strumento delle intercettazioni, poiché un’intervento simile finirebbe per depotenziare questo strumento di indagini”. Dunque, conclude il presidente dell’Anm, “no a modalità che depotenzino le intercettazioni, sì all’individuazione di soluzioni, quali un’udienza stralcio più disciplinata, per evitare violazioni del segreto istruttorio e della privacy”.

3 commenti

  • Il CSM ha sollecitato il ministro Cancellieri a intervenire in difesa dei magistrati di Milano, accusati da autorevoli esponenti del PDL (Capezzone, De Girolamo, Gasparri, Gelmini, Nitto Palma, Santanché ed altri) di voler eliminare Berlusconi dalla scena politica per via giudiziaria.
    Anche l’ANM è intervenuta a tutela del prestigio della magistratura.
    Tesi opposte ma entrambe legittime. Dinanzi alla pretesa del cittadino comune di veder rispettati i propri diritti, invece, politici, magistrati e capo dello Stato raggiungono l’accordo di tutelare la manifesta violazione di legge da parte dei pubblici ufficiali.
    Come mai quegli illustri personaggi litigano per difendere i privilegi e si accordano per cancellare i diritti? Siamo nella Repubblica fondata sul lavoro o nella Repubblica del privilegio e del malaffare?

  • Il presidente dell’ANM naturalmente ha ragione. Ma troppi magistrati preferiscono essere morbidi con il potere esecutivo e non stigmatizzano le improvvide iniziative dei “politici” o le troppe leggi palesemente e volutamente varate per ostacolare la giustizia. Cosa altro è la cd ex-cirielli se non una legge “sbagliata” ? Come si può pensare di accelerare i processi dimezzando il tempo di prescrizione ? In realtà la cirielli è un “escamotage” che consente a tantissimi imputati di non arrivare a sentenza, sentenza che temono in quanto verosimilmente colpevoli. La proposta di legge di n.palma si inscrive nel solco delle cd leggi “ad personam” , leggi la cui “ratio” è di ostacolare la giustizia per risolvere i problemi di qualcuno.

  • Ma affermando
    “Siamo contrari a interventi che tocchino condizioni, modalità e tempi delle intercettazioni”,
    vuol dire essere contrari anche al procedimento mediatico che si svolge in parallelo a quello giudiziario con la pubblicazione indebita ed in violazione della legge delle intercetazioni con valenza mediatica ma senza valenza giudiziaria ?
    Maveramente si crede che ” un’udienza stralcio più disciplinata,” risolverebbe i problemi ! Tutti i problemi e le angherie che un cittadino comune subisce se entra danneggiato in un procedimento civile o innocente in un procedimento penale?
    BEATA CASTA

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