Resignation: firma l’appello di LeG

Un appello per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi, ma insieme alle sottoscrizioni arrivano migliaia di messaggi: di incoraggiamento, di esasperazione e vergogna . Non è semplicemente una raccolta di firme, ci sono storie, espressioni che raccontano un’Italia che rifiuta di riconoscersi nel modello imposto da Silvio Berlusconi. La mobilitazione, lanciata da Libertà e Giustizia all’indomani del Rubygate, vola subito oltre confine. LeG è fiera dell’onda di ribellione, l’Italia può salvarsi dal berlusconismo. Firma anche tu.
Grazie!
Gustavo Zagrebelsky, Paul Ginsborg, Sandra Bonsanti


Ti chiediamo di firmare il nostro appello

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IN INGLESE

1. Resignation.
We call upon Silvio Berlusconi to resign immediately from his post as Presidente del Consiglio dei Ministri. In no other democratic country would a Prime Minister, faced with such serious legal accusations, remain in office longer than a few hours. All Italian citizens, of whatever political persuasion, must realise that the image of their country is profoundly tainted if Berlusconi remains in office.
2. Attendance in court.
We call upon Silvio Berlusconi not to defend himself on television, using his substantial mediatic power to discredit the magistrates, but to present himself in court and seek to defend himself there, as would any normal citizen. Once in court, he can in any case hope to benefit from the services of the highest paid lawyers in the country. We sincerely hope, for his sake and that of the country, that he is able to demonstrate his innocence. If he and his supporters reply that the judges are irremediably biased against him, we would like to point out that on more than one occasion in the past he has been given the benefit of the doubt by the courts. In the Mondadori case, for example, the court judged in 2001 his position as Head of Government to be part of the ‘extenuating circumstances’ which in his case alone allowed the crime to be prescribed.
3. The role of the President of the Republic
In a situation in which two of the principal powers of the state – the magistracy and the executive – are on a head-on collision course of considerable danger for the future of the Republic, we call upon its President to observe closely the situation and to be prepared to intervene actively, naturally within the limits of the powers ascribed to his office by the Constitution.
4. The opposition parties
We call upon all the parties of the opposition to put aside their differences and to abandon any jockeying for position, uniting instead their voices in a single request of a single word: RESIGNATION.
5. Civil Society
We invite the many associations and the hundreds of thousands of members of civil society to do the same, pooling their resources and joining hands on a single line of action. We would particularly appeal to Catholic civil society to deplore the hesitations and silences of the Vatican on so important an issue of public ethics.
6. The friends of Italy in the world

We have written this appeal in English as well as Italian in order to reach all those abroad who are friends of Italian democracy. Do not despair of Italy! The country needs your solidarity and help.
Gustavo Zagrebelsky, Paul Ginsborg e Sandra Bonsanti per tutta Libertà e Giustizia

IN ITALIANO

1. Dimissioni
Chiediamo a Silvio Berlusconi di dimettersi immediatamente.
In nessun altro paese democratico un Primo ministro, indagato per così gravi capi di accusa, rimarrebbe in carica. Tutti i cittadini italiani, di qualsiasi credo politico, devono essere consapevoli che l’immagine del loro paese sarà profondamente danneggiata se Berlusconi rimarrà al suo posto.

2. Presenza in aula
Chiediamo a Silvio Berlusconi di non utilizzare la televisione per difendersi e screditare i magistrati grazie al suo considerevole potere mediatico, bensì di presentarsi ai giudici come farebbe ogni cittadino. In tribunale, Berlusconi potrà comunque giovarsi dall’avere ingaggiato gli avvocati più pagati del paese. Speriamo vivamente per lui e per l’Italia che sia in grado di dimostrare la propria innocenza. Visto che Berlusconi e i suoi sostenitori affermano che i giudici sono irrimediabilmente prevenuti nei suoi confronti, ricordiamo che in più di un’occasione gli è stato garantito il beneficio del dubbio. Nel caso Mondadori, ad esempio, la corte giudicò, nel novembre 2001, la posizione di capo del Governo una “circostanza attenuante” che, unicamente nel suo caso, fece cadere in prescrizione l’accusa.

3. Il ruolo del Presidente della Repubblica
In una situazione in cui due dei principali poteri dello Stato – la magistratura e l’esecutivo – si affrontano in uno scontro estremamente pericoloso per il futuro della Repubblica, chiediamo al Presidente Napolitano di valutare la situazione e di intervenire tempestivamente, entro i limiti previsti dalla Costituzione.

4. I partiti di opposizione
Chiediamo a tutti i partiti di opposizione di mettere da parte le loro divergenze e di abbandonare qualsiasi desiderio di primeggiare, chiedendo invece con una sola voce le dimissioni del Premier.

5. Società civile
Invitiamo le numerose associazioni e le centinaia di migliaia di cittadini che si riconoscono nella società civile a concentrare le loro forze e a unirsi in una linea d’azione comune. Chiediamo soprattutto al mondo cattolico di esortare il Vaticano a pronunciarsi su una questione di etica pubblica così rilevante.

6. Gli amici dell’Italia nel mondo
Abbiamo scritto questo appello sia in inglese che in italiano per mandare un messaggio a tutti coloro che all’estero amano la nostra democrazia e le sorti del nostro Paese. Non perdete la fiducia nell’Italia! Abbiamo bisogno della vostra solidarietà e del vostro aiuto.
Gustavo Zagrebelsky, Paul Ginsborg e Sandra Bonsanti per tutta Libertà e Giustizia

IN TEDESCO

1. Rücktritt
Wir fordern Silvio Berlusconi zum sofortigen Rücktritt auf. In keinem anderen demokratischen Land würde ein Ministerpräsident, gegen den wegen so schwerwiegender Anklagepunkte ermittelt wird, im Amt bleiben. Alle Bürger Italiens, welcher politischen Überzeugung auch immer, müssen sich dessen bewusst sein, dass es das Bild ihres Landes schwer beschädigen wird, wenn Berlusconi im Amt bleibt.

2. Erscheinen vor Gericht
Wir fordern Silvio Berlusconi auf, nicht das Fernsehen zu nutzen, um sich zu verteidigen und die Staatsanwälte über seine beträchtliche Medienmacht zu diskreditieren, sondern wie jeder Bürger vor Gericht zu erscheinen. Dort kann sich Berlusconi der bestbezahlten Anwälte des Landes bedienen. In seinem Interesse und im Interesse Italiens hoffen wir inständig, dass er seine Unschuld beweisen kann. Angesichts der von Berlusconi und seinen Anhängern erhobenen Behauptung, ihm gegenüber seien die Richter unheilbar voreingenommen, erinnern wir daran, dass ihm der Grundsatz: Im Zweifel für den Beklagten, schon verschiedentlich zugute kam. Im Fall Mondadori zum Beispiel bewertete das Gericht die Position des Regierungschefs als “mildernden Umstand”, was – in seinem Fall einzigartig – zu dessen Verjährung führte.

3. Die Rolle des Staatspräsidenten
In einer Situation, in der es zwischen den beiden wichtigsten staatlichen Gewalten – der Justiz und der Exekutive – zu einer für die Zukunft des Landes höchst gefährlichen Konfrontation kommt, fordern wir Staatspräsident Napolitano auf, schnell die Lage einzuschätzen und im Rahmen der verfassungsmäßigen Grenzen einzugreifen.

4. Die Parteien der Opposition
Wir fordern alle Parteien der Opposition auf, ihre Meinungsunterschiede und jeweiligen Führungsansprüche beiseite zu lassen und einhellig den Rücktritt des Ministerpräsidenten zu verlangen.

5. Zivilgesellschaft
Die vielfachen Zusammenschlüsse und Abertausende von Bürgern, die zivilgesellschaftlich aktiv sind, laden wir dazu ein, ihre Kräfte zu bündeln und sich zu einer einheitlichen Aktion zusammenzuschließen. Vor allem die katholische Welt fordern wir auf, den Vatikan zu einer Stellungnahme in einer für die öffentliche Ethik so wichtigen Frage zu ermuntern.

6. Die Freunde Italiens in der Welt
Wir haben diesen Appell sowohl in Englisch als auch in Italienisch verfasst, um all denjenigen, denen im Ausland unsere Demokratie und das Schicksal unserer Landes am Herzen liegt, eine Botschaft zu schicken. Verliert nicht Euer Vertrauen zu Italien! Wir brauchen Eure Solidarität und Eure Hilfe.

Gustavo Zagrebelsky, Paul Ginsborg und Sandra Bonsanti,
im Namen von “Libertà e Giustizia”.

IN FRANCESE

1. Démissions
Nous demandons à Silvio Berlusconi de démissionner immédiatement.
Dans aucun autre pays démocratique un Premier ministre, sous procès pour des chefs d’accusation si graves, resterait en charge. Tous les citoyens italiens, de n’importe quelle obédience politique, doivent avoir la conscience que l’image de leur pays sera profondément détériorée si Berlusconi restait à sa place.

2. Présence en salle
Nous demandons à Silvio Berlusconi de ne pas utiliser la télévision pour se défendre et discréditer les magistrats grâce à son considérable pouvoir médiatique, mais de se présenter aux juges comme le ferait n’importe quel citoyen. Au tribunal, Berlusconi pourra de toute façon se prévaloir d’avoir fait appel aux avocats les mieux payés du pays. Nous espérons vivement pour lui et pour l’Italie qu’il puisse démontrer son innocence. Etant donné que Berlusconi et ses supporters affirment que les juges sont irrémédiablement prévenus contre lui, nous rappelons que dans plus d’une occasion le bénéfice du doute lui a été garanti. Dans l’affaire Mondadori, par exemple, la cour jugea, en novembre 2001, la position du chef du Gouvernement comme étant une « circonstance atténuante » qui, uniquement dans son cas, fit tomber en prescription l’accusation.

3. le rôle du président de le République
Dans une situation dans laquelle deux des principaux pouvoirs de l’Etat – judiciaire et exécutif – se font face dans un affrontement extrêmement dangereux pour l’avenir de la République, nous demandons au Président Napolitano d’évaluer la situation et d’intervenir au moment opportun, dans les limites prévus par la Constitution.

4. les partis d’opposition
Nous demandons à tous les partis d’opposition de mettre de coté leurs divergences et d’abandonner tout désir de distinction, et de demander au contraire d’une seule voix les démissions du premier ministre.

5. société civile
Nous invitons les nombreuses associations et les centaines de citoyens qui se reconnaissent dans la société civile à concentrer leurs forces et à s’unir en une direction d’action commune. Nous demandons surtout à l’univers catholique d’exhorter le Vatican à se prononcer sur une question d’éthique publique si importante.

6. les amis e l’Italie dans le monde
Nous avons écrit cet appel aussi bien en français qu’en italien pour envoyer un message à tous ceux qui à l’étranger aiment notre démocratie et les sorts de notre Pays. Ne perdez pas confiance en l’Italie ! nous avons besoin de votre solidarité et de votre aide.
Gustavo Zagrebelsky, Paul Ginsborg et Sandra Bonsanti pour toute  Libertà et Giustizia

Appello non attivo

4.967 commenti

  • Penso sempre al libro di Travaglio, ‘l’Odore dei soldi’, che ne descriveva l’ascesa. E’ verissima (basta guardare il processo Mills). Tutta la sua cupa e ambigua storia, però, mette in luce la fragilità del popolo Italiano, che tra Mussolini, Craxi, Wanna Marchi e Berlusconi cerca sempre un imbonitore a cui credere.

  • basta silvio, le generazioni attuali e future hanno imparato da lui a sdoganare tutte le furberie disoneste…non ne avevamo bisogno di furbetti, avremmo bisogno di persone con valori e cervello, difficile vero?

  • Non vedo l’ora che il nostro Paese sia finalmente liberato da un essere spregevole, senza giudizio e vergogna come “silvio berlusconi” (il minuscolo non è un errore!). Le sue azioni e le sue parole non sono degne di rappresentare l’Italia e gli italiani! Forza giudici, non demordete!

  • -Non voglio un presidente del consiglio che va con le “Escort”
    -Non voglio un presidente del consiglio a “part time”
    -Non voglio un presidente del consiglio che non crede nell’EURO.
    -Non voglio un presidente del consiglio che vuole il Nucleare.
    -Non voglio un presidente del consiglio che vuole il ponte di messina e non le autostrade per arrivarci.
    -Non voglio un presidente del consiglio che è amico di mafiosi (Dell’Utri, Mangano etc. etc)
    -Non voglio un presidente del consiglio che è corruttore (Mills)
    -Non voglio un presidente del consiglio che controlla giornali e televisioni oscurando l’informazione pubblica a suo piacimento.
    -Non voglio un presidente del consiglio che ha perso ogni credibilità all’estero con i suoi CUCU’ e le sue barzellette volgari.
    -Non voglio un presidente del consiglio che piazza i suoi dipendenti e le sue escort in posti di comando dell’amministrazione pubblica.
    -Non voglio un presidente del consiglio che compra i voti in parlamento.
    -Non voglio un presidente del consiglio che obbliga il parlamento al voto di fiducia togliendo autonomia e libertà di coscienza.
    -Non voglio un presidente del consiglio che non mantiene le promesse e i contratti firmati in diretta televisiva.
    -Non voglio un presidente del consiglio che pensa solo ai suoi problemi e non a quelli dei disoccupati e dell’economia Italiana.
    -Non voglio Berlusconi.

  • Chiunque sostituisca questo governo farà meglio di te .
    Berlusconi!, HAI FALLITO ! lascia questo paese ( che hai definito di merda ) e raggiungi Lavitola ad Antigua.
    La maggior parte degli Italiani te ne saranno grati per sempre.
    By

  • Caro B., abbandona immediatamente la barca, qualsiasi italiano sarebbe in grado di fare meglio, il peggio lo stai già facendo. Lascia la politica e fatti giudicare nelle sedi opportune. Il Bel paese h bisogno di persone serie e no di pagliacci e burattini come voi. Vattene!!!

  • Ma come si può dico io,avere a che fare con uno come quello, ricattatore,mezzo pedofilo,mafioso(dell’utri e compagnia bella ,romano,schifani,sono tutti indagati per mafia,insomma il dittatore ha legalizzato la mafia,la loggia p2,3,4,5,e forse staranno pensando alla sesta per l’elezioni.POI ci sono i ladroni dei terremotati,miliardi e miliardi volati via,nessuno sa niente.poi ci sta quel maledetto ponte,ponte si autostrada no!a che serve un ponte se non c’è nemmeno una strada che porti al nord arrivano a villa san giovanni e restano la!
    NON vado al cinema a vedere i soliti idioti,perché non sono sicuro che sono idioti quella maggioranza,penso che abbiano il contagio,della furbizia assoluta,cioè sono intelligenti e furbi solo loro,e gli altri sono idioti.Ma siamo sicuri che il popolo italiano sia veramente cretino come pensate voi?Veramente pensate che il popolo italiano,non abbia a cuore che l’ITALIA non sia ai primi posti come persone intelligenti e non come stupidi,così tanto stupidi da far ridere dell’italia, tutta la stampa internazionale,e i soggetti internazionali.Oppure pensavate che la censura esistesse solo in italia?e che non sarebbero venuti a conoscenza gli italiani di quello che bolliva in pentola?
    LASCIATEMELO DIRE:questa maggioranza è una enorme banda di cacofaghi!!!

  • E’ talmente sporco che non ha un minimo di dignità per dimettersi,visto che non lo vuole più nessuno, ne in Italia ne allestero.

  • Non se ne può proprio più . Un minimo di dignità da parte di questo omeetto che ci ha governato così male che nin si hanno riscontri con alcuna esperienza del passato; forse? Anche gli ultimi anni 1980 non furono meravigliosi

  • Un uomo che con la politica ha fregato la nazione pensando solo ai suoi interessi ed elargendo briciole a tutti i suoi postulanti evasori e mafiosi

    9

  • il caimano almeno mangia per sopravvivere e piange dopo essersi nutrito, lui distrugge per avidità egocentrismo e malvagità tutto ciò che di buono intere generazioni hanno costruito

  • Dobbiamo vergognarci che a levarcelo dalla poltrona siano stati gli altri paesi, noi non ci saremo riusciti.

  • Pingback: L’appello di Libertà e Giustizia per chiedere le dimissioni di Berlusconi | Conoscere Informandosi

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