Da cittadini, assistiamo attoniti alla guerra scatenatasi all’interno del governo in carica, per mano di una delle sue componenti determinata, a quanto pare, ad ottenere maggiore potere.
Da cittadini, viviamo al contempo una condizione di estrema incertezza, di timore e, per molti, di lutto. Siamo chiusi in casa, subiamo gravi limitazioni rispetto alla nostra vita precedente, molti di noi hanno perso il lavoro o temono di perderlo nei prossimi mesi, i nostri figli non vanno a scuola o all’università, sappiamo che le prospettive dei giovani che si affacceranno a breve al mondo del lavoro sono pessime, che la povertà dilaga. Abbiamo constatato con angoscia che il sistema sanitario si è dimostrato in questi mesi inadeguato al compito.
Da cittadini, guardiamo alle istituzioni europee e italiane con l’aspettativa che mettano in campo le migliori competenze, risorse e capacità organizzative per affrontare i rischi sanitari ed economici che la pandemia porta con sé e che, lo abbiamo capito, non svaniranno a breve.
Da cittadini ci chiediamo: è nel nostro interesse questo dispiegamento di tattica mirata a consegnare maggiore potere a una piccola formazione politica? La crociata contro il governo in carica ha l’obiettivo di proporre soluzioni migliori, di mettere a disposizioni competenze più elevate, di offrire uomini migliori alla guida del paese?
La desolante risposta che emerge dallo spettacolo al quale siamo costretti ad assistere è negativa: l’attacco al governo lanciato da Italia Viva ha tutti i tratti dell’incursione piratesca, che si avvale non dei propri argomenti bensì della propria capacità di nuocere grazie ai risicati numeri in Parlamento. Un’iniziativa solipsistica, indifferente ed estranea alle difficoltà e ai bisogni dei cittadini, rivolta unicamente a soddisfare smanie di potere personale, e come tale particolarmente odiosa e inaccettabile.
Da cittadini e da soci di Libertà e Giustizia ci appelliamo ai nostri rappresentanti in Parlamento affinché antepongano gli interessi della nostra comunità nazionale agli interessi di bottega di alcuni e agiscano coerentemente per fronteggiare, e non per aggravare, le plurime crisi che ci hanno investito.
Primi firmatari :
Sandra Bonsanti
Maria Rosaria Bortolone
Marcello Bruni
Alessio Caprari
Lorenza Carlassare
Donatella Esposti
Paul Ginsborg
Rossella Guadagnini
Stefano Innocenti
Sergio Labate
Maria Sofia Masillo
Elisabetta Rubini
Fabrizio Tonello
Nadia Urbinati
Rita Vella
Gustavo Zagrebelsky