Dormire una notte all’aperto, riparati da coperte termiche proprio come stanno facendo i 42 migranti in attesa di poter sbarcare dalla Sea Watch 3 bloccata nel Mediterraneo. Succederà giovedì 28 a Bologna in piazza Maggiore dove, dalle 19 in poi, si terrà “Sulla stessa barca”, presidio di solidarietà verso il nuovo blocco. La nave dovrebbe attraccare per le 20.30 a Lampedusa. Intanto è scattato il tam tam solidale anche in città.
Proprio come i cittadini di Lampedusa che per sette notti hanno dormito sul sagrato della chiesa di San Gerlando chiedendo che ai migranti fosse consentito di scendere a terra, anche Bologna replica a distanza l’iniziativa. “Mettiamo simbolicamente in gioco i nostri corpi nel tentativo di dare visibilità e voce agli ultimi della terra, nostri fratelli e sorelle, nostri simili”, spiegano le associazioni promotrici che, non sapendo quali saranno gli sviluppi nelle prossime ore, mandano un abbraccio ad equipaggio e passeggeri della Sea Watch 3.
La comandante della nave della ong tedesca ha deciso di forzare il blocco navale. “Una scelta drammatica ma necessaria dopo la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo che ha respinto il ricorso dei migranti a bordo e che costerà all’ong il sequestro della nave e una multa di 50.000 euro”.
Promuovono e aderiscono all’iniziativa tante sigle e singoli: Portico della Pace, Libertà era restare, scuola Bypiedi Marina Gherardi, Famiglie accoglienti, Refugees welcome Italia, Legambiente Bologna, il manifesto in rete, Exaequo, Libertà e giustizia circolo di Bologna, Città comune, chiesa metodista di Bologna e Modena, il consigliere comunale Pd Francesco Errani, Arci Bologna, Libera Bologna, Amnesty international, Mani Tese Bologna, L’altro diritto, il consigliere del quartiere San Vitale Marco Trotta, Ailes, Camilla emporio di comunità, Spazi aperti, Pax Christi, Cgil Bologna, associazione Vicini d’istanti, archivio Paolo Pedrelli, Coalizione civica, Donne in nero, radicali italiani.