Costituzione, libertà, giustizia: dal ventennale di LeG, l’appello per la democrazia

30 Aprile 2024

Redazione

Nel ventennale della nascita Libertà e Giustizia, il convegno Costituzione, libertà, giustizia: vent’anni di battaglie, fino alla “madre di tutte le riforme”. Non una celebrazione, ma un passo della mobilitazione necessaria e urgente.

Nel pieno della campagna elettorale per le elezioni europee, e anzi proprio per questo, il governo Meloni procede a ritmo spedito, sui due cavalli di battaglia della maggioranza: l’Autonomia e il Premierato. Sono le due “riforme” care, rispettivamente, alla Lega e a Fratelli d’Italia.

L’attacco alla Costituzione che nel 2002 determinò la nascita di Libertà e Giustizia e che, nelle sue progressive declinazioni, ci ha indotto a lanciare mobilitazioni e campagne referendarie, si ripresenta oggi in modo ancora più pericoloso con quella che il governo ha chiamato la “madre di tutte le riforme”: il premierato, ovvero la volontà di imporre una democrazia decidente affidata all’esecutivo o, per meglio dire, un’autocrazia elettiva libera da pesi e contrappesi, sgravata dal necessario bilanciamento degli organi di controllo e dall’”ingombro” istituzionale della figura cardine prevista dalla nostra Costituzione, il Presidente della Repubblica.

Per questo Libertà e Giustizia, nel ventennale della sua nascita, ha promosso il convegno Costituzione, libertà, giustizia: vent’anni di battaglie, fino alla “madre di tutte le riforme”, con un incontro pubblico a Palazzo Reale di Milano, dalle 9:30 alle 13:30 di martedì 12 marzo, con l’obiettivo di mostrare le radici dell’attuale affondo sulle riforme e le implicazioni potenzialmente autoritarie dei falsi miti di governabilità e stabilità, e di contribuire a promuovere una mobilitazione che abbia al centro tanto la difesa quanto la piena attuazione della Costituzione repubblicana e antifascista, ancora oggi per molti versi disapplicata.

È il momento di tornare, tutti e tutte, a conservare e far vivere i diritti, la Costituzione, la democrazia

Daniela Padoan

Non una celebrazione, dunque, perché “abbiamo molto da fare”, dice Padoan. “Perché – prosegue – il disegno di manomissione della Costituzione del ’48, al quale ci siamo opposti negli anni, si ripresenta in modo ancora più pericoloso, con quella che l’esecutivo ha chiamato la “madre di tutte le riforme”: il premierato, ovvero la volontà di imporre una democrazia decidente affidata a una persona sola al comando o, per meglio dire, un’autocrazia elettiva, libera da pesi e contrappesi, sgravata dal necessario bilanciamento degli organi di controllo e dall’“ingombro” istituzionale della figura cardine prevista dalla nostra Costituzione, il Presidente della Repubblica”. 

Un confronto su analisi e progetti con chi ha dato vita all’associazione e ne ha garantito continuità e riconoscibilità nel tempo, e con i nostri “compagni di strada”, dalla Cgil all’Anpi, dall’Arci agli esponenti del percorso “La Via maestra” che, riprendendo il nome di una storica battaglia di Libertà e Giustizia, oggi raccoglie più di duecento associazioni unite nella difesa della Costituzione.

Oltre alla presidente di Libertà e Giustizia, Daniela Padoan, gli interventi di Sandra Bonsanti, Francesco Pallante, Elisabetta Rubini, Nadia Urbinati e Gustavo Zagrebelsky, Raffaella Bolini, Virginio Colmegna, Maurizio Landini, Gad Lerner, Massimo Giannini, Gianfranco Pagliarulo, Armando Spataro.

Il video integrale del convegno di Milano del 12 marzo 2024

Il convegno, assieme al ciclo di incontri dedicato a Unione europea e possibilità di intervento della società civile, iniziato il 29 febbraio e programmato fino al 23 aprile, rappresenta la volontà di Libertà e Giustizia di dare il proprio contributo di pensiero e di azione in un momento cruciale della storia democratica italiana ed europea.

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