Riforme ed iniziative in corso: note sulla tempistica.  

29 Ottobre 2015

La mappa degli impegni che ci attendono

 

Riforme ed iniziative in corso: note sulla tempistica.

 

1)      Riforma Costituzionale

Il 13 ottobre il Senato ha approvato un testo della riforma che contiene delle modifiche rispetto al testo approvato dalla Camera. La legge quindi deve tornare alla Camera per completare la prima lettura (anche se si tratta del quarto passaggio parlamentare.

Secondo notizie di stampa la riforma approderebbe alla Camera l’11 gennaio 2016.

E’ prevedibile che entro il mese di gennaio 2016 la Camera approvi la riforma nel testo uscito dal Senato. In questo modo si completerebbe la prima lettura.

La seconda lettura per l’art. 138 della Costituzione non può avvenire prima che sia decorso un intervallo non minore di tre mesi.

E’ bene precisare che la seconda lettura, sebbene sia richiesta la maggioranza assoluta, è un passaggio puramente formale in quanto non sono ammessi emendamenti e si vota solo per l’approvazione del complesso.  Quindi la seconda lettura fra Camera e Senato si può realizzare in un mese o poco più

Prevedibilmente la votazione finale della riforma costituzionale avverrà fra i mesi di Aprile/giugno 2016.

Se il ddl di riforma costituzionale – com’è prevedibile – non otterrà la maggioranza di due terzi dei voti, la legge non entrerà in vigore prima che sia completata la procedura che prevede la possibile attivazione del referendum c.d. confermativo. Entro tre mesi dalla votazione finale può essere chiesto il referendum o da 500.000 elettori, o da un quinto dei membri di una Camera (20% dei senatori o dei Deputati) o da cinque Consigli Regionali.

E’ scontato che i parlamentari dell’opposizione chiederanno il referendum entro il termine di tre mesi, dopodiché il Governo deve indire il referendum entro 60 giorni dalla comunicazione dell’ordinanza della Cassazione che l’abbia ammesso. Le votazioni si devono svolgere fra il 50° ed il 70° giorno dall’indizione del referendum.  Quindi il referendum costituzionale si deve svolgere entro il termine di 6/8 mesi dall’approvazione finale della legge.

Verosimilmente il referendum costituzionale per approvare o cancellare la riforma approvata dal Parlamento si svolgerà fra ottobre e dicembre del 2016  

2)       Referendum No triv

La richiesta di referendum depositata dalle Regioni deve superare il vaglio di ammissibilità da parte della Corte Costituzionale, che si pronuncerà entro il 20 gennaio del 2016. A questo punto, se le norme oggetto della richiesta di referendum non verranno modificate dal Parlamento, il Governo dovrà indire il referendum che dovrà svolgersi necessariamente in una domenica compresa fra il 15 aprile ed il 15 giugno 2016.

 

3)      Ricorsi anti-italicum   I ricorsi anti-italicum che verranno presentati nelle prossime settimane cercano di ottenere che i giudici sollevino la questione di costituzionalità dell’Italicum dinanzi alla Corte Costituzionale. Non è possibile fare previsioni sui tempi. E’ probabile che la questione approdi alla Corte Costituzionale, ma non è possibile prevedere quando si pronuncerà, sarebbe auspicabile prima che si svolgano le elezioni nel 2018.

 

4)      Referendum anti-italicum  Il 16 ottobre è stata depositata in Cassazione la richiesta di referendum con due quesiti (due referendum). Per legge le schede con le firme di adesione alla richiesta devono essere depositate  fra il 1° gennaio ed il 30 settembre del 2016. Le firme devono essere raccolte nel termine di tre mesi dalla vidimazione del primo foglio. Sarà il comitato promotore a decidere quando iniziare la raccolta delle firme dopo aver trovato le risorse e le alleanze necessarie. La decisione verrà assunta a gennaio. Presumibilmente la raccolta delle firme si dovrebbe svolgere in primavera in coincidenza con la campagna per il referendum No triv. Questo consentirebbe di accoppiare la raccolta delle firme alle iniziative No triv. Se sarà raggiunto il traguardo delle firme necessarie (ne occorrono almeno 600.000) da raccogliere in tre mesi. La richiesta di referendum dovrà superare il vaglio della Corte costituzionale, che si pronuncerà entro il 20 gennaio 2017. Quindi il referendum dovrebbe tenersi  in una domenica compresa fra il 15 aprile ed il 15 giugno 2017, salvo elezioni anticipate.

 

5)      Referendum scuola e Jobs act  Se il movimento degli insegnanti ed i sindacati decideranno di promuovere entro il prossimo anno delle iniziative referendarie, i tempi saranno quelli del referendum anti-italicum e la raccolta delle firme potrebbe essere organizzata congiuntamente.

 

a cura di Domenico Gallo

 

 

 

 

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