Roma, 2 lug. – (Adnkronos) – “I lavori della Commissione per le riforme costituzionali proseguono senza che l’opinione pubblica venga in alcun modo informata delle sue discussioni”. Lo sottolinea oggi Liberta’ e Giustizia in un appello intitolato “Vogliamo sapere”, lanciato insieme ai Comitati Dossetti e la Convenzione per la Democrazie costituzionale. “E’ un metodo inammissibile -proseguono le associazioni- In materie come questa, che riguardano il destino della Repubblica, la pretesa dell’assoluta riservatezza confligge con l’esigenza democratica di una apertura che renda possibile un’attenzione vigile e un contributo da parte di tutti i cittadini interessati”. In proposito sarebbe sufficiente ricordare “l’opposta scelta fatta dall’Unione europea per i lavori delle convenzioni, alle quali era stata affidata la redazione della Carta dei diritti fondamentali e del Trattato costituzionale”. Inoltre, prosegue l’appello, “l’attuale opacita’ diventa ancora piu’ inaccettabile, viste le notizie riguardanti un’ambigua consultazione in Rete, alla quale il testo delle riforme dovrebbe poi essere sottoposto”. Ora, a parte le riserve sull’opportunita’ e sulle modalita’ dell’iniziativa, tale testo “esigerebbe proprio un’ampia, diffusa e continua discussione su cui dovrebbe esprimersi i cittadini. Chiediamo, pertanto, che si provveda immediatamente a restaurare, anche in questa materia, il rispetto dei principi della democrazia”. Tra i primi firmatari del documento, Umberto Allegretti (Comitati Dossetti), Gaetano Azzariti (Convenzione per la Democrazia costituzionale), Sandra Bonsanti (Liberta’ e Giustizia), Luigi Ferrajoli (Comitati Dossetti), Stefano Rodota’ (Convenzione per la Democrazia costituzionale), Gustavo Zagrebelsky (Liberta’ e Giustizia).
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