E’ il magistrato-scrittore Giancarlo De Cataldo a catturare l’attenzione dei tanti studenti presenti in occasione della premiazione di un anno di lavoro svolto da Libertà e Giustizia con l’Associazione Nazionale dei Magistrati del Lazio e il sostegno della Provincia di Roma, per parlare di Costituzione in dieci scuole di Roma – Guarda le foto
“Immaginate che adesso da là entrano dei signori, iniziano a prendere i nomi di tutti per cacciare via da questa sala chi è ebreo. Oggi ci parrebbe assurdo e ci ribelleremmo tutti, ma questo era normale prima della Costituzione”
E’ il magistrato-scrittore Giancarlo De Cataldo con questo esempio a catturare l’attenzione dei tanti studenti presenti in occasione della premiazione di un anno di lavoro svolto da Libertà e Giustizia con l’Associazione Nazionale dei Magistrati del Lazio e il sostegno della Provincia di Roma, per parlare di Costituzione in dieci scuole di Roma.
Lo fa dal tavolo della giuria composta da rappresentanti di magistrati, della Provincia di Roma e di giornalisti (assente giustificata Concita De Gregorio), che hanno letto tutti gli scritti per premiare i primi tre lavori delle terze, quarte e quinte classi di ogni Istituto.
I nove ragazzi premiati – 8 ragazze e 1 ragazzo (!) – erano visibilmente emozionati e contenti di aver scoperto che “la Costituzione dentro è bellissima”.
Grazie anche all’impegno di chi ha dato la vita, affinché fosse rispettata, come i magistrati Amato e Occorsio, a cui la ANM ha voltuto dedicare la borsa di studio concessa, ricordati da Luca Palamara, Evelina Canale (ANM Lazio), Loredana Granieri (Provincia di Roma) e dalle testimonianze della signora Occorsio e dal figlio Sergio Amato.
Una Carta talmente bella, che abbiamo voluto far precedere le premiazioni ascoltando una rivisitazione di “O sole mio” eseguita al piano da uno dei tanti bravi artisti che hanno suonato, dando all’incontro un’aria di festa.
Un crescendo culminato con i ragazzi del Coro del Liceo Gullace che hanno cantato “Libertà” di Giorgio Gaber, indossando le magliette che abbiamo fatto fare per l’occasione con la scritta “Noi amiamo la Costituzione”.
“Avevo un altro impegno – mi dice alla fine la Sig.ra Occorsio – ma era talmente bello vedere tutti questi ragazzi appassionarsi, che non sono riuscita ad andar via”.
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