L’importanza del mediatore civico europeo

07 Dicembre 2024

Fra i diritti di cittadinanza europea (art. 20 TFUE) vi è il diritto di denunciare al Mediatore Europeo i casi di cattiva amministrazione nell’azione delle istituzioni, degli organi o degli organismi dell’Unione. Il Mediatore (art. 228 TFUE) dopo un’adeguata indagine può raccomandare all’amministrazione interessata dei correttivi che vadano incontro alle richieste del denunciante. Esercita quindi una moral suasion tanto nell’interesse del cittadino che nell’attuazione del principio di buona amministrazione previsto dall’art. 41 della Carta dei Diritti fondamentali.  

Quando questo avviene, il cittadino ottiene soddisfazione evitando i tempi e i costi di un ricorso davanti al giudice europeo mentre, in caso di insuccesso, il Mediatore informa il Parlamento europeo. 

Come sempre avviene all’inizio di ogni legislatura, il Parlamento nomina il Mediatore dopo un’audizione. Quella del 2024 si è appena tenuta presso la Commissione Petizioni, di fronte alla quale hanno preso la parola sei candidati, tra cui Emilio De Capitani, membro del direttivo di Libertà e giustizia. Qui il video dell’intera seduta.

Il 17 e 18 dicembre, la plenaria del Parlamento europeo nominerà il futuro Mediatore che prenderà funzione dopo un giuramento davanti alla Corte di Giustizia che si terrà nel febbraio 2025. Fra le priorità esposte da Emilio De Capitani, il progetto di creare a Strasburgo una sorta di accademia della Pubblica amministrazione europea, sulla falsariga delle scuole già presenti negli Stati membri dell’UE.

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