Lo abbiamo detto in tante occasioni e lo ribadiamo con decisione.
CasaPound va sciolta, tutte le organizzazioni fasciste vanno vietate.
Bisogna applicare le leggi e riempire i tanti vuoti della nostra Costituzione. Lì troviamo le istruzioni necessarie per costruire una società di diritti, lavoro e dignità. Nella Costituzione ci sono le istruzioni per archiviare una volta per sempre i fascismi, i nazismi, le violenze e le ingiustizie.
Ottant’anni fa sono state promulgate anche le leggi razziali. Una pagina vergognosa della nostra storia, ma la vergogna – per impudenza o ignoranza o memoria corta – tende oggi a scomparire.
Ma attenzione: la rinascita dei fascismi e dei razzismi è un rischio reale, non un fatto di folclore o di nostalgia malata. Il fascismo che riemerge è anch’esso sintomo di una democrazia malata e di una politica che non serve più il bene comune. Sorge anche dalla paura, dall’inquietudine, dalla povertà materiale e culturale.
Perché quando dominano le disuguaglianze – e le logiche economiche incombono sulle teste e sulle vite delle persone – hanno gioco facile le demagogie, proliferano le semplificazioni, le etichette, le falsità.
Ecco che il ‘no’ ai fascismi e ai razzismi deve allora associarsi all’impegno a costruire contesti sociali dove l’inclusione e la condivisione di diritti e doveri, non siano solo enunciate ma praticate ed effettivamente garantite.
Perchè oggi il processo di liberazione in Italia non è terminato. Perché un paese soggiogato dalle mafie, dalla corruzione e dai sentimenti fascisti non è un paese libero.
Libera, 22 giugno 2019
(*) Presidente Libera e Gruppo Abele