La tortura è il peggior crimine che l’umanità abbia mai concepito e che continua a infettare la convivenza sociale in un mondo che vorremmo poter definire civile.
Non possiamo tacere di fronte alle enormità che vengono commesse come ad esempio nel caso delle torture orribili inflitte al povero Giulio Regeni fino a morirne e accettare di mantenere con l’Egitto di Al-Sisi una normalità di rapporti.
Come si può derubricare a folklore l’ insana dichiarazione di Trump a favore dell’uso della tortura, vista come un male necessario, ripresa al volo dai suoi emuli europei con in testa la La Pen?
La legge sul reato di tortura è ferma in senato: perché? Chiunque nelle forze dell’ordine o in altri incarichi in divisa svolga onestamente il proprio lavoro dovrebbe prima di ogni altro tenere a distinguersi dai violenti, da coloro che usano la forza, talvolta impropriamente, anche contro ragazzi indifesi.
Come Libertà e Giustizia, oltre ad assumere un atteggiamento pubblico di condanna nei confronti dell’uso della tortura, dovremmo impegnarci affinché la legge sul reato di tortura riprenda il suo iter e giunga presto a compimento.
(*) L’autrice, socia del Circolo LeG di Milano, è medico ed è stata vice direttore sanitario del Policlinico.