Libertà e Giustizia, alla luce delle informazioni pubblicate sulla stampa circa le responsabilità degli apparati di polizia e dei servizi segreti egiziani nell’aver causato, per di più con modalità degne di un regime nazifascista, la morte di un cittadino italiano innocente, chiede che il governo italiano, senza ulteriori e indecorose esitazioni, ponga in essere le più adeguate iniziative diplomatiche al fine di esprimere l’indignazione di tutti i cittadini e le istituzioni italiani a fronte di tanta ingiustificabile violenza di Stato.
L’Italia non può tollerare le menzogne che hanno finora circondato la morte del nostro giovane studioso, né continuare a considerare quello egiziano come un governo amico. La morte di Giulio Regeni non appare essere un fatto isolato, bensì un crimine inserito in un contesto dittatoriale, che vede la sistematica soppressione di tutte le voci critiche.
Di fronte a ciò, ogni esitazione ad assumere le necessarie misure diplomatiche ed economiche costituisce una mancanza di rispetto per la vittima e la sua famiglia, ed anche per tutti coloro che credono e lottano per la democrazia, in Egitto e in Italia.
La Presidenza e la direzione di Libertà e Giustizia
Roma, 7 aprile 2016