«Mai nella storia del nostro Paese si era accettato di sospendere i lavori delle assemblee rappresentative su richiesta di un gruppo politico per contrapporsi ad una legittima decisone dell’autorità giudiziaria». Umberto Allegretti e Luigi Ferrajoli (Comitati Dossetti), Gaetano Azzariti e Stefano Rodotà (Convenzione per la Democrazia Costituzionale» e Gustavo Zagrebelsky e Sandra Bonsanti, (Libertà e Giustizia), hanno sottoscritto un documento contro il voto con cui si è deciso di sospendere i lavori del Parlamento. «I fatti avvenuti in Parlamento mercoledì non possono essere giustificati in alcun modo e si pongono ai limiti dell’eversione costituzionale», si legge nel testo. E la sola giornata di pausa invece dei tre giorni inizialmente pretesi dal Pdl, si spiega ancora, «non può essere considerata una vittoria per nessuno, bensì la sconfitta di tutti coloro che ritengono che la democrazia non possa mai essere sospesa. Neppure per un solo giorno».
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