Affluenza in calo, questo il dato certo delle elezioni amministrative 2012. Si è recato alle urne il 67,4% degli aventi diritto che è un dato basso per consultazioni locali, di solito più vicine ai cittadini. L’altro dato che emerge è la scarsa tenuta dei partiti che sostengono il governo e l’avanzata dei grillini che a Parma e a Genova rischiano di andare al ballottaggio con i candidati del centrosinistra Bernazzoli e Doria. Nelle due città del nord l’affluenza è ancora più bassa rispetto al dato nazionale, a Parma non si arriva al 50% e a Genova si sono persi 6 punti percentuale rispetto alla già scarsa affluenza del 2007 (61,7). A Palermo, dopo le discusse primarie che videro l’esclusione di Rita Borsellino con la vittoria di Ferrandelli, l’ex sindaco Leoluca Orlando, in lista con l’Italia dei Valori, sbaraglia il candidato sindaco sostenuto dal Pd, e il ballottaggio potrebbe vederli contrapposti in una inedita sfida. Verona riconferma, senza ombra di smentite, il leghista anomalo Tosi. Il Pdl, primo partito in Parlamento, è scomparso, il centro di Casini non si materializza, il Pd è in sofferenza. Sarà anche interessante analizzare il voto nel dettaglio. Quanti voti ai partiti che si sono presentati e quanti alle liste civiche, che spesso esprimono, soprattutto nei piccoli centri, gli amministratori locali?
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