Libretto nero – L’Italia dei diritti perduti // Gli ultimi aggiornamenti al libretto nero: giorno per giorno un elenco di spallate alla Costituzione e i pochi tentativi, per la verità del tutto isolati, di arginare la deriva. Per rendere più completa la raccolta dati, invitiamo simpatizzanti e amici di LeG, sparsi sul territorio nazionale a inviarci segnalazioni di violazioni nelle loro città, nei comuni di residenza. Ecco il mese di maggio.
4 maggio – Fini: l’Italia passi da crisalide a farfalla e cambi la CostituzioneIl presidente della Camera agli studenti di San Donà di Piave: “Mi auguro che in questa legislatura si arrivi ad un cambiamento della Costituzione”. Per “l’inadeguatezza delle istituzioni – dice – l’Italia è stata un calabrone che ha volato contro tutte le leggi della fisica”. “Poi c’è stata un’Italia crisalide, che è la fase della transizione, – aggiunge – vogliamo far nascere la farfalla?”. Il rischio “è che un’Italia che non riesce a fare riforme indispensabili per la qualità della nostra democrazia allontani ulteriormente il cittadino dalla politica”.
4 maggio – Calderoli: il referendum fallirà, poi riforma della Carta“I cittadini da tempo hanno imparato a non farsi prendere più in giro da referendum manipolativi come questo che, intervenendo sulla legge elettorale, mette in dubbio la natura stessa della democrazia”, dice il ministro della semplificazione.
“Una volta fallito il referendum si potrà procedere sul cammino democratico delle riforme, così dopo il federalismo fiscale si procederà alla riforma della Costituzione, riducendo il numero dei parlamentari e ponendo fine al bicameralismo perfetto attraverso la realizzazione di una Camera che rappresenti lo Stato e di una che rappresenti il territorio, rafforzando i poteri del governo e quelli del Parlamento e soltanto a seguire si passerà alla riforma della legge elettorale, in modo che la legge sia conseguente e coerente con le riforme realizzate”.
5 maggio – Bernardini De Pace: la Costituzione non esclude i matrimoni gay“Gli articoli 2, 3 e 29 della nostra Carta costituzionale – spiega l’avvocato – ci dicono chiaramente che è una vergogna intollerabile che non sia consentito agli omosessuali di sposarsi. In Italia ci sono oltre tre milioni di omosessuali e sono discriminati”.
5 maggio – Presidi-spia, Fini frena MaroniÈ di nuovo scontro sul pacchetto sicurezza già finito nel mirino per l’obbligo imposto ai medici di denunciare i clandestini. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, attacca il ministro dell’Interno Maroni: la norma che costringe i presidi a segnalare alle autorità i figli di chi non ha il permesso di soggiorno “è incostituzionale”. Fini costringerà la maggioranza a fare dietrofront. Ma il governo pone la fiducia, per evitare altri intoppi. Dura la dichiarazione del segretario del Pd Dario Franceschini che parla di “Nuove leggi razziali”.
6 maggio – Soro: la fiducia sul ddl sicurezza è grave ferita alla CostituzioneIl capogruppo del Pd alla Camera: “Non ne ho le prove, ma si sarebbe verificato uno scambio nella maggioranza per favorire questo brutto disegno di legge sulla sicurezza per un altro sulle intercettazioni.
Se si verificasse sarebbe una doppia sfiducia nei confronti del Parlamento e una ferita molto grave alla Costituzione”.
8 maggio – Bressa: negativo il primo anno di governo BerlusconiIl vicepresidente dei deputati del Pd: “L’Italia di Berlusconi è un’Italia che premia i più furbi, dove la legge non è uguale per tutti, dove il lavoro parlamentare e la Costituzione sono continuamente svilite. L’Italia di Berlusconi non conta nelle sedi internazionali e precipita nelle classifiche di osservatori internazionali sulla libertà di stampa. Questo governo sta strumentalizzando la paura degli italiani per portare avanti politiche colme di razzismo e populismo”.
8 maggio – Fini: la nostra Carta non prevede apartheid sul metro“Se si legge la Costituzione certe proposte non si fanno perché sono lesive della Costituzione stessa e delle persone, qualsiasi sia il colore della pelle, la razza e la lingua”. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, a commento della proposta avanzata dal leghista Matteo Salvini di destinare dei vagoni della metropolitana milanese alle donne e ai milanesi.
8 maggio – Ferranti, il ddl sicurezza viola la Costituzione“Il ddl sicurezza presenta ancora molte norme che contrastano clamorosamente con i principi costituzionali a partire dall’introduzione del reato di immigrazione che è un vero e proprio cancro per la nostra democrazia che viene profondamente contagiata da un reato che punisce per quello che si è e non per quello che si fa”.
Così la capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti.
11 maggio – Fini: il ddl sicurezza è conforme alla Costituzione“Non c’è alcun profilo di incostituzionalità nel testo dei maxiemendamenti presentati dalla maggioranza” al ddl sicurezza, secondo il presidente della Camera Gianfranco Fini che, a margine della sua visita ad Algeri, ribadisce: “la presidenza della Camera li ha ammessi come del resto era suo dovere fare”. Sui tre maxiemendamenti il governo il 12 maggio ha posto la fiducia alla Camera.
12 maggio – Franceschini: Pdl stravolge in silenzio la CostituzioneIl Pdl mira a “stravolgere” la Costituzione con cambiamenti “striscianti” e “silenziosi”. Ne è convinto il segretario del Pd, Dario Franceschini, che ricordando Leopoldo Elia alla Camera, in un dibattito con Gustavo Zagrebelsky ed Ezio Mauro, dice: “Quando puntava alla Devolution era più facile schierarsi, mentre questa seconda fase è più insidiosa. Essa consiste nel cambiare sostanzialmente il sistema a costituzione invariata. Viene meglio e non c’è il rischio di pericolosi referendum confermativi”. In questa ottica va letto il continuo ricorso al decreto da parte del governo: “ora il meccanismo è: decreto, maxi-emendamento in cui rientrano le norme eventualmente fatte espungere dal Quirinale, e la fiducia. In questo modo cambia il ruolo dell’opposizione ma cambia il ruolo anche del Parlamento come tale”. “I poteri di garanzia, come il capo dello Stato o la Corte costituzionale – prosegue – sono vissuti come un ingombro.
L’idea è quella di una supremazia di fondo di chi è stato eletto, sopra al quale non c’è niente, neanche le leggi. Questo è il senso delle leggi ad personam”.
13 maggio – La clandestinità è reatoPassa alla Camera la fiducia sul decreto sicurezza, il provvedimento che contiene il reato di clandestinità e porta a sei mesi la permanenza dei migranti nei Centri di identificazione ed espulsione. Ma è scontro tra il presidente della Camera, Gianfranco Fini, e il leader della Lega Umberto Bossi. Intanto la Cei boccia la norma: «Nega l’integrazione».
13 maggio – Franceschini: il governo taglia i fondi alla sanità “Il Governo ha tagliato risorse alla sanità per 13 miliardi, togliendo fondi ai Lea e agli investimenti per l’edilizia e l’ammodernamento delle strutture”. Il segretario del Pd denuncia: “Così si introducono elementi di disuguaglianza, aumentando le distanze sul territorio e tra i ceti sociali. La salute è l’unico diritto dichiarato fondamentale dalla nostra Costituzione”.
14 maggio – Nuova legge 40 emendata dalla corteE’ stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la sentenza della Corte Costituzionale che ha in parte bocciato la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita: la nuova legge 40/04 elimina alcuni dei divieti precedentemente previsti. Ora i centri di fecondazione assistita italiani non avranno più l’obbligo di trasferire tutti gli embrioni prodotti e potranno crioconservarli nella tutela della salute per la donna e il concepito.
Inoltre, non esiste più il limite dei tre embrioni producibili. Il medico ritorna a decidere con il paziente la migliore applicazione possibile delle tecniche di fecondazione assistita nel rispetto e nella tutela della salute e di tutti i diritti dei soggetti coinvolti, soprattutto della donna.
14 maggio – Non sa leggere l’italiano, il sindaco leghista gli nega la cittadinanzaA Caravaggio, in provincia di Bergamo, un immigrato egiziano di 36 anni si è visto rifiutare la cittadinanza, perché ha dimostrato di non sapere sufficientemente bene la lingua tanto da leggere il giuramento di fedeltà alla Costituzione. “Chiedere la cittadinanza, significa abbracciare i valori e la cultura del nostro Paese”, dice il sindaco Giuseppe Prevedini. “Questo non si può fare senza saper leggere l’italiano o senza perlomeno aver imparato a memoria il giuramento”.
14 maggio – Brunetta, ora riforma della Costituzione e carta dei doveri Una riforma della costituzione per la parte riguardante la pubblica amministrazione che la aggiorni alla “nuova realtà” e la carta dei doveri che renda effettivi e sanzionabili i comportamenti delle amministrazioni. E’ questa la nuova sfida che vedrà impegnato il ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta. “Questo per mantenere sempre alta la temperatura nel settore. Vogliamo aggiornare la costituzione dove parla di pubblica amministrazione alla luce di quello che è avvenuto dagli anni ’40 ad oggi”.
14 maggio – Latorre: La libertà di stampa è un diritto garantito dalla Costituzione “L’attacco al quotidiano Repubblica del presidente del Consiglio, non solo non ne tiene conto ma introduce ulteriori elementi tossici nella nostra democrazia”, dice il vice capogruppo dei senatori Pd, Nicola Latorre secondo il quale “non è più tollerabile un simile atteggiamento teso solo a condizionare la libera informazione”.
16 maggio – La Russa attacca l’UnhcrDopo le polemiche tra governo e Onu su reato di clandestinità e respingimenti dei migranti nel Canale di Sicilia, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, attacca frontalmente la rappresentante in Italia dell´Alto commissariato per i rifugiati, Laura Boldrini: “È disumana o criminale, vota per Rifondazione”, dice da Tripoli. E riferito all´Unhcr: “Non conta un fico secco”. Due giorni dopo, la replica di Antonio Guterres, Alto commissario Onu per i rifugiati, di ritorno a Ginevra dal Pakistan: “Gli attacchi immotivati e personali sono inaccettabili, non mutano e non muteranno l´impegno dell´Unhcr nel perseguire il suo mandato e la sua missione umanitaria”.
19 maggio – Le motivazioni della sentenza MillsI giudici di Milano pubblicano le motivazioni della sentenza Mills nelle quali affermano che Berlusconi ha corrotto l’avvocato inglese. David Mills, sostengono, mentì per garantire a Berlusconi l’impunità. Durissima la reazione del premier, che annuncia che riferirà in Parlamento: è una sentenza scandalosa, non mi faccio processare da questi giudici.
20 maggio – Calderoli: ora è importante la riforma della CartaPer il ministro della semplificazione la riforma più importante da fare ora è quella della seconda parte della Costituzione. “C’è condivisione sulla necessità e sui contenuti”.
21 maggio – Berlusconi contro Parlamento e giudici: servono più poteri al premierL’Assemblea di Confindustria è l’occasione per uno show contro il Parlamento “pletorico” quindi “inutile e controproducente”.
Il premier si lancia di nuovo – “indignato ed esacerbato” – contro i magistrati “estremisti di sinistra” che sul caso Mills hanno scritto una sentenza “scandalosa che è esattamente il contrario della verità”. Si definisce un “rivoluzionario” che deve fare le riforme, ma che per diminuire il numero dei parlamentari “come in America: 100 e qualcosa” e dare più poteri al premier, vuole una legge di iniziativa popolare, che si tradurrebbe in una investitura del popolo. Il pubblico applaude: “Adesso diranno che offendo il Parlamento, ma questa è la pura realtà: le assemblee pletoriche sono assolutamente inutili e addirittura controproducenti”
23 maggio – Pezzotta, copie della Costituzione contro il delirio“Contro il delirio anti-istituzionale e antiparlamentare del Presidente del Consiglio”, l’onorevole Savino Pezzotta (Udc), in campagna elettorale distribuirà copie della Costituzione Italiana.
23 maggio – Napolitano: rispettare gli equilibri costituzionali Nuovo monito del capo dello Stato nel discorso per la commemorazione di Giovanni Falcone pronunciato nell’aula bunker del carcere dell´Ucciardone di Palermo, invitando a salvaguardare “la qualità della politica” e “il prestigio delle istituzioni”. E Scalfaro attacca: “Anche Mussolini voleva licenziare deputati e senatori”.
25 maggio – Fini: la Costituzione è bussola insostituibile “Nei momenti più difficili, la Costituzione ha rappresentato un’insostituibile bussola perché l’unità nazionale prevalesse sulle spinte particolaristiche, sugli egoismi di categoria, sulle rivendicazioni territoriali”.
Lo dice il presidente della Camera, Gianfranco Fini, intervenendo ad un convegno sulla Costituzione, alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano a Montecitorio. Per Fini la Costituzione è ancora attuale; “e una salda riprova sta nel fatto che tutti i progetti di riforma che si sono susseguiti negli ultimi decenni non hanno mai sostanzialmente riguardato la prima parte relativa ai principi fondamentali, ma si sono sempre incentrati sulla seconda parte, relativa all’ordinamento istituzionale”. Per il Presidente della Camera, “la Costituzione è la pietra angolare della nostra democrazia, la sintesi della nostra recente storia politica, la piattaforma della nostra convinta partecipazione all’Europa unita”.
26 maggio – la roulette dei magistrati I magistrati che compongono il Consiglio superiore della magistratura saranno estratti a sorte. Lo propone il sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo (Pdl): si debbono sorteggiare 100 magistrati; tra questi se ne eleggeranno 16. Così s’impedirà alle correnti di impadronirsi del Csm. Si tratta dell’ennesimo tentativo di controllare i giudici? O è una proposta seria? Dice la Costituzione (art. 105) che al Csm competono assunzioni, assegnazioni, trasferimenti, promozioni e provvedimenti disciplinari. Perché i magistrati sono (art. 104) autonomi e indipendenti «da ogni altro potere»; e, per garantire questa indipendenza, essi sono inamovibili (art. 107): solo il Csm può rimuoverli, sospenderli, trasferirli (per ragioni disciplinari o di carriera).
E siccome il Csm è composto per due terzi da magistrati, l’altro terzo è di nomina politica, l’indipendenza della magistratura è stata assicurata.
27 maggio – Schifani: l’iter delle riforme costituzionali partirà dal Senato. Il presidente dell’assemblea di Palazzo Madama annuncia: “Ci siamo sentiti con il presidente Fini e abbiamo ribadito l’intesa per cui le riforme costituzionali partiranno dal Senato. Tra l’altro la commissione Affari costituzionali del Senato giorni fa ha deciso di riunificare tutti i disegni di legge, compreso quello del senatore Zanda sulla riduzione del numero dei parlamentari”.