Comunicato stampa Libertà e Giustizia – 7 dicembre 2016

Comunicato stampa Libertà e Giustizia – 7 dicembre 2016

In queste ore – mentre la nazione inizia a pagare il prezzo dell’intreccio tra referendum costituzionale e plebiscito personale irresponsabilmente operato dal governo Renzi – è convulsa la corsa dei partiti ad intestarsi l’eredità politica della meravigliosa vittoria del No.

Ma Libertà e Giustizia (che per prima, nel 2014, indicò al Paese la grave diminuzione di democrazia che sarebbe scaturita da questa pessima riforma) pensa che l’eredità del 4 dicembre sia una sola: un fortissimo, rinnovato mandato popolare ad attuare la Costituzione della Repubblica.

È in questo spirito che Libertà e Giustizia chiede a tutte le forze democratiche rappresentate in Parlamento di approvare una legge elettorale coerente con la Costituzione. E cioè una legge che assicuri la rappresentanza di tutti e l’eguaglianza di ogni voto. Una legge che tenga conto di tutto ciò che la Corte Costituzionale ha scritto nella sentenza che ha dichiarato illegittimo il Porcellum.

Dovrebbe essere questo l’ultimo atto dell’attuale Parlamento (che dovrà essere l’ultimo composto di nominati, votati con una legge incostituzionale), e potrebbe essere un atto relativamente veloce: da compiersi mentre un governo terzo e responsabile garantisca la correttezza del gioco politico e della futura campagna elettorale.

Ai partiti e ai movimenti che parteciperanno a quella campagna, Libertà e Giustizia chiederà di impegnarsi a mettere in sicurezza la Costituzione. Il prossimo Parlamento potrebbe farlo approvando la proposta di revisione costituzionale che fu ispirata nel 1995 da Leopoldo Elia, e che venne firmata – tra gli altri – da Giorgio Napolitano, Sergio Mattarella, Sandra Bonsanti. L’obiettivo era, ed è, quello di aggiornare l’articolo 138 rendendo obbligatorio il consenso dei due terzi del Parlamento per modificare la Costituzione: un provvedimento che metterebbe la Carta fuori dalla portata delle maggioranze politiche del momento, e impedirebbe che il Paese torni a spaccarsi come è avvenuto nel 2006 e nel 2016.

Diciannove milioni di italiani hanno votato questo programma politico: difendere e attuare la Costituzione. È il momento di iniziare a farlo.

Il Consiglio di Presidenza di Libertà e Giustizia
(Sandra Bonsanti, Lorenza Carlassare, Roberta De Monticelli, Paul Ginsborg, Tomaso Montanari, Elisabetta Rubini, Nadia Urbinati, Gustavo Zagrebelsky)

1 commento

  • Grazie a voi ed a tutti quei personaggi “pubblici”: esperti costituzionali, giornalisti, persone di buon senso, che ci hanno reso consapevoli e dunque aiutato a difendere la Costituzione.
    Il pinocchietto che ha inviato a noi Italiani espatriati la sua letterina di pensierini infantili, non ha capito che l’unica cosa che ci rende parte di una cultura di civiltá e di dignitá – e con questo ci rende anche orgogliosi di essere italiani – é proprio la nostra Costituzione.
    Ció di cui invece ci vergogniamo é di essere rappresentati da una classe politica ed imprenditoriale, troppo spesso imbarazzante, della quale peraltro il pinocchietto é la perfetta espressione.
    L’ultima considerazione é che tali tristi personaggi continueranno a brigare alle e sulle nostre spalle: non hanno capito nulla di quanto é accaduto e, sopratutto, non vogliono cambiare registro, smettendo di fare danni ed andando, magari all’Estero, a cercarsi un lavoro dignitoso.
    Grazie ancora per averci rappresentato ed aiutato: non é finita.
    Un cordiali saluto
    Marco Vidotto
    Genolier (CH) 08.12.16

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