«Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024, n. 86, “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”?»
È questo il testo del quesito referendario per l’abrogazione del “ddl Calderoli” che verrà presentato il 5 luglio in Corte di Cassazione, dando la possibilità a cittadini e cittadine di respingere il deleterio progetto governativo di frantumazione sociale e istituzionale del Paese. Come deciso dall’ultima assemblea plenaria della Via Maestra, si è atteso la pubblicazione della legge sull’autonomia differenziata in Gazzetta Ufficiale per procedere alla presentazione del quesito totalmente abrogativo e costituire un comitato promotore nazionale unico, che rappresenti la pluralità delle forze impegnate nella mobilitazione a difesa dell’unità del Paese: le forze politiche che si sono espresse in Parlamento, la Cgil e tutte le associazioni che fanno parte della Via Maestra, tra cui Libertà e Giustizia, la Uil, le numerose personalità che si stanno aggiungendo in queste ore.
Abbiamo di fronte un impegno gravoso e straordinario, capace di respingere questa legge e con essa l’intero impianto di sfascio costituzionale prefigurato dal governo Meloni: raccogliere 500mila firme entro il 30 settembre.
A breve saranno approntati i moduli per la raccolta delle firme e una piattaforma digitale. Le Camere del Lavoro territoriali saranno i punti di riferimento organizzativo, ma saremo tutte e tutti impegnati per una grande e quanto mai necessaria affermazione della democrazia.