Il consiglio di presidenza di Libertà e Giustizia esprime piena vicinanza e solidarietà a Massimo Giannini, destinatario di una querela per diffamazione inconcepibilmente notificata alle quattro del mattino, non presso la sua abitazione o il giornale per il quale scrive, ma nell’albergo dove alloggiava dopo aver espresso, in una trasmissione televisiva, la propria opinione sul governo in carica.
Le scuse del ministro Piantedosi parlano di un “eccesso di solerzia” ma non spiegano la ripetizione di episodi che, da tempo, paiono declinarsi come volontà di intimidazione della libera e pacifica espressione di dissenso.
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