La citofonata che ricorda i nazisti

30 Gennaio 2020

Gustavo Zagrebelsky Presidente Onorario Libertà e Giustizia

«Quel gesto, che fa un certo ribrezzo, che ha fatto un leader politico andando a suonare un citofono, è molto simile a quello che accadde in Germania nella tragica notte dei cristalli, quando gente comune, e non un leader politico, era stata autorizzata e incitata ad andare nei luoghi dove vivevano e lavoravano gli ebrei per stanarli e metterli alla gogna». Così il giurista Gustavo Zagrebelsky intervenendo all’incontro con le Sardine torinesi.

Sostiene Zagrebelsky che «la causa della crisi del nostro tempo non è Salvini, Salvini è il prodotto, il problema è che tanti nostri concittadini sono partecipi della visione del mondo che si riconosce in lui.

Se non ci fosse Salvini ne emergerebbe un altro, magari peggiore. Per questo – ha concluso – sarebbe un errore concentrare tutte le nostre energie nel contestare Salvini. il nostro lavoro dovrebbe essere concentrato in una bonifica sociale partendo dal basso.

Nessuna democrazia può esistere in una società malata».

 

Repubblica 26 gennaio 2010

Nato a San Germano Chisone (To) il 1° giugno 1943. Laureato a Torino, Facoltà di Giurisprudenza, nel 1966, in diritto costituzionale, col professor Leopoldo Elia.

  • Professore di diritto costituzionale e diritto costituzionale comparato alla Facoltà di Giurisprudenza e alla Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Sassari dal 1969 a 1975.
  • Professore di diritto costituzionale comparato alla Facoltà di scienze politiche dell’Università di Torino dal 1975.
  • Professore di diritto costituzionale alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino, dal 1980 al 1995.

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