Dopo le adesioni di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio al manifesto di Libertà e Giustizia “Ve rs o la svolta autoritaria”, arrivano anche quelle del premio Nobel Dario Fo, del fondatore di Emergency Gino Strada e di Raniero La Valle, presidente dei Comitati Dossetti. Tre nomi di lustro che si vanno ad aggiungere alla lista dei primi firmatari, che conta nomi del calibro di Nadia Urbinati, Gustavo Zagrebelsky, Stefano Rodotà, Sandra Bonsanti, Lorenza Carlassare e tantissimi giuristi e intellettuali italiani. Crescono anche le adesioni in Rete, con migliaia di commenti sul web e sui principali social network. “Bisogna fermare subito questo progetto – si legge nell’appello – e farlo con la stessa determinazione con la quale si riuscì a fermarlo quando Berlusconi lo ispirava. Non è l’appartenenza a un partito che vale a rendere giusto ciò che è sbagliato. Una democrazia plebiscitaria non è scritta nella nostra Costituzione e non è cosa che nessun cittadino che ha rispetto per la sua libertà politica e civile può desiderare. Quale che sia il leader che la propone”.
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