Di nuovo in piazza in difesa della democrazia: associazioni e movimenti hanno deciso di trovarsi martedì 11 febbraio, dalle ore 17 alle ore 18,30, in via Cavour davanti alla Prefettura, quando alla Camera riprende l’esame del progetto di riforma elettorale, perché, dicono, “dopo otto anni di Porcellum la Corte Costituzionale aveva finalmente cancellato le principali deformazioni del voto diretto, libero ed uguale: il premio di maggioranza e le liste bloccate, ed ecco che Renzi e Berlusconi dopo pochi giorni già si sono accordati per un sistema che da un lato mantiene il premio, introducendo semplicemente una soglia d’accesso modellata sulle loro aspettative; dall’altro finge di togliere le liste bloccate disegnando sì collegi piccoli – che quindi mandano in parlamento ciascuno pochi eletti – ma pur sempre con liste bloccate e poi impone un calcolo dei voti su base nazionale che blinda ancora di più le decisioni delle segreterie dei partiti”.
L’Italicum è criticato anche perché prevede altissimi sbarramenti – 4,5% per i partiti coalizzati, 8% per chi corre da solo e 12% per una coalizione – che oltre ad annullare formazioni che potrebbero esser sostenute da 4-5 milioni di elettori, potrebbero creare effetti illogici. “Tutto l’impianto della legge appare gravemente incostituzionale e sacrifica troppo il principio costituzionale di rappresentatività del parlamento, ancor più se si pensa che la Camera resterà l’unica assemblea elettiva, dopo la trasformazione del Senato in una raccolta di sindaci e presidenti di regione”.
ANPI, ALBA, Carovana per la Costituzione SEMPRE, Comitato difesa della Costituzione – Firenze, Giuristi Democratici, Libertà e Giustizia, PRC, SeL, perUnaltracittà-lista di cittadinanza