Scudo fiscale, grazie a tutti i parlamentari dell’opposizione che non c’erano

02 Ottobre 2009

Adesso il Pd minaccia ritorsioni contro gli assenti. Si diceva una volta: chiudere le stalle, quando ormai i buoi sono fuggiti. Libertà e Giustizia ringrazia i deputati dell’opposizione che con la loro ingiustificabile assenza hanno consentito il varo dell’obbrobrioso scudo fiscale.
Mercoledì 30 settembre, alla Camera si vota Il dodicesimo condono fiscale.Tra gli assenti illustri, che avrebbero potuto affondare in maniera inappellabile il decreto (e quindi lo scudo), Massimo D’Alema, Dario Franceschini, Pierluigi Bersani (oltre a Massimo Calearo, Cesare Damiano, Ermete Realacci). Assenti in tutto 51 esponenti del Pd, due dell’Idv, sei dell’Udc, ovvero i tre partiti di opposizione.
venerdì 2 ottobre, lo scudo diventa legge con 20 voti di scartoTra gli assenti, l’Idv Aurelio Misiti, i Pd Ileana Argentin, Paola Binetti, Gino Bucchino, Angelo Capodicasa, Enzo Carra, Lucia Coldurelli, Stefano Esposito, Giuseppe Fioroni, Sergio D’Antoni, Antonio Gaglioni, Dario Ginefra, Oriano Giovanelli, Gero Grassi, Antonio La Forgia, Linda Lanzillotta, Marianna Madia, Margherita Mastromauro, Giovanna Melandri, Lapo Pistelli, Massimo Pompili, Fabio Porta, Giacomo Portas. Nell’Udc gli assenti erano Francesco Bosi, Amedeo Ciccanti, Giuseppe Drago, Mauro Libè, Michele Pisacane, Salvatore Ruggeri

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