Cari amici di Libertà e Giustizia, visto il successo mediatico che in questi giorni hanno le mogli, mi permetto anch’io, facendo un uso alquanto stravagante di questo ruolo, di aggiungere una riflessione alla intervista data da mio marito Gennaro Sasso alla Stampa lunedì scorso.Sul tema fede-democrazia, penso si debba insistere, da parte di noi laici miscredenti, nella stima e nella considerazione per i laici credenti. Perché è facile credere negli uomini e nella democrazia non avendo alcuna fede religiosa; ma ben più coraggio, forza e libertà interiore sono necessari a chi, credendo in Dio è costretto a dissociarsi quotidianamente dai metodi autoritari con cui si esprime il potere della Chiesa. Soprattutto, naturalmente, vivendo in Italia.Direi che in questo momento i veri credenti siano, tra i democratici, quelli in maggiore difficoltà.Buona fortuna
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