Per la Costituente del Partito democratico*

11 Maggio 2007

L’Assemblea Costituente per il Partito Democratico sarà eletta il 14 ottobre 2007.Siamo a un passaggio fondamentale di una impresa politica di portata storica.E’ una impresa alla quale lavoriamo da ormai dodici anni, che diventa partito nel segno e nel solco dell’esperienza dell’Ulivo.
Abbiamo deciso di dare vita al Partito Democratico per unire le culture e le tradizioni riformiste del nostro paese – socialista, cattolica, liberale e ambientalista – e dare così all’Italia una grande forza politica che vuole migliorare il paese, promuovendone lo sviluppo economico e la giustizia sociale, nel segno della democrazia piena, rispondendo alla domanda di partecipazione dei cittadini.
Abbiamo iniziato a ragionare operativamente su questo progetto dopo la vittoria elettorale dello scorso anno, vittoria preceduta dalla straordinaria esperienza delle primarie del 16 ottobre 2005, modello di rapporto virtuoso tra la militanza attiva di partito e la apertura ai cittadini.
Abbiamo tenuto a Orvieto un seminario sulle ragioni storiche del Partito Democratico, sul suo profilo programmatico e sulla forma partito. Abbiamo incaricato un gruppo di saggi di redigere un Manifesto che sia punto di riferimento ideale del confronto nella fase costituente del partito. Abbiamo deciso che si tenessero congressi sincronizzati di ds e margherita, i due partiti promotori della nostra comune impresa.
Ora i congressi sono alle nostre spalle e la decisione è stata presa. E’ stata una decisione non facile, ma partecipata e convinta.

I congressi si sono conclusi con l’approvazione di un documento comune che impegna i due partiti promotori e l’Ulivo a promuovere il partito nuovo e unitario capace di coinvolgere le espressioni migliori delle culture democratiche e riformiste, fondato sulla partecipazione e sulla adesione personale e diretta dei cittadini.
Il documento approvato dai due congressi apre la fase costituente del partito democratico. Noi dobbiamo ora dare attuazione a quello impegno, stabilendo le modalità operative di quello che a grandi linee è previsto dal dispositivo congressuale. Nel dispositivo è previsto che entro ottobre 2007 venga eletta l’assemblea costituente del PD e che fino all’elezione dell’assemblea costituente “tutte le attività connesse alla costruzione del Partito Democratico saranno affidate a un comitato di coordinamento composto da esponenti DS, DL e personalità non aderenti ai partiti promotori”.
L’elezione dell’Assemblea costituente sarà un passaggio fondamentale: dobbiamo fare sì che questo appuntamento sia preparato in modo approfondito e che sia assicurata una larghissima partecipazione di popolo dando la possibilità a tutti i cittadini che lo desiderano di dichiararsi aderenti del nascente partito democratico all’atto dell’elezione dei delegati all’assemblea, secondo il principio una testa un voto. Al successo di questo momento fondante siamo tutti legati e a questo successo dovremo dedicare i nostri sforzi e le nostre energie.
Penso che la data migliore per l’elezione della costituente sia metà ottobre, il 14 ottobre: se avessimo potuto farlo prima meglio.

Ma non possiamo riuscirci prima perché abbiamo bisogno di un tempo sufficiente per preparare una impresa tanto grandiosa.
A chi affidare la direzione politica ed operativa della fase che è già cominciata e che precede l’elezione dell’’assemblea? Credo che abbiamo bisogno di un organismo sufficientemente largo per essere rappresentativo delle personalità e delle sensibilità che ci sono tra noi, ma anche sufficientemente ristretto ed agile perché possa riunirsi e funzionare come strumento di direzione di questa fase. Questo Comitato sarà composto da una trentina di personalità, con almeno un terzo di donne, espressione della politica e della società. Questo organismo si chiamerà “Comitato promotore nazionale della costituente del Partito Democratico” e verrà insediato mercoledì 23 maggio.
Il compito di istruire i lavori del comitato e di assicurare l’attuazione delle decisioni dello stesso sarà affidato a tre “Coordinatori”, coloro che hanno già dato buona prova nella fase precedente.
I compiti del Comitato nazionale saranno fondamentalmente i seguenti:- promuovere iniziative di presentazione del progetto del Partito Democratico- approvare i regolamenti e le procedure elettorali, insediando gli opportuni organi tecnici e di garanzia: la proposta di regolamento elettorale sarà posta all’esame del coordinamento entro la fine di giugno e i tre coordinatori, che si avvarranno di esperti, istruiranno una proposta per quella data- promuovere nel Paese un confronto di idee e di proposte che, assumendo il Manifesto come orizzonte ideale e punto di riferimento, confluiranno nella assemblea costituente- favorire e riconoscere comitati promotori provinciali che avviino la fase costituente nei territori con l’obiettivo di aprire le porte alla partecipazione dei cittadini e svolgano anche funzioni di garanzia verso tutti coloro che intendono partecipare attivamente al processo.- promuovere forum tematici, a partire da un forum delle donne, sul modello di quelli già avviati per l’ambiente, la famiglia, il lavoro e i governi locali.
La condizione perché questa nostra impresa abbia successo è che l’’elezione dell’assemblea costituente veda una partecipazione larghissima.L’’assemblea così eletta avrà una grandissima legittimazione e dovrà approvare il Manifesto programmatico, adottare lo statuto e dotarsi di propri organismi.
C’è molto da fare.

Per avviare la fase costituente daremo subito vita, in SS. Apostoli, ad una struttura operativa, diretta dai Coordinatori e che svolga in modo appropriato le necessarie funzioni politiche, operative e comunicative e che disponga anche delle adeguate risorse finanziarie. Il Partito Democratico vive già da tempo nel segno dell’’Ulivo tra i nostri elettori. Ora è il momento di farlo vivere come soggetto politico vero e proprio preparando la nascita di un partito nuovo e unitario.
*Il testo integrale del documento “Per la costituente del Partito democratico” presentato da Romano Prodi all’incontro dell’11 maggio 2007 ed accolto all’unanimità dai presenti.

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