Bocciamo insieme la devolution e poi insieme scriviamo le modifiche alla Costituzione del ’48 che sembrino opportune. Secondo l’associazione Libertà e Giustizia non ci sarebbe modo migliore per cominciare a unire l’Italia divisa che la convergenza dei due opposti schieramenti nel grande appuntamento istituzionale che coinvolgerà milioni di cittadini: un “NO” bipartisan al referendum sulla riforma della Costituzione firmata dall’ex ministro Calderoli.
Ritrovarsi insieme nella difesa dei valori fondanti della nostra Repubblica sarebbe l’ottima premessa a qualunque successivo lavoro su quegli aggiustamenti istituzionali di cui maggioranza e opposizione riconoscessero insieme l’opportunità.
Una ulteriore spaccatura degli italiani divisi pro e contro la riforma della Costituzione renderebbe ancor più difficile di quanto già lo sia il sedersi allo stesso tavolo per cercare convergenze politiche e legislative. Né sarebbe sufficiente ad alleggerire il clima un rinvio dell’appuntamento referendario che, anzi, produrrebbe il protrarsi di uno stato di tensione dannoso alla indispensabile ripresa del Paese.
Sandra BonsantiClaudio MagrisGiovanni BacheletGuido RossiUmberto Eco
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