La Carta non c’è più

05 Mar 2016

Marco Travaglio

La Costituzione dice che “la sovranità appartiene al popolo” (sottinteso: italiano). Ma sulla stepchild adoption decide il Vaticano, sulla caduta del governo B. (e forse non solo di quello) mettono lo zampino gli spioni Usa e sulla guerra in Libia decidono pure gli Stati Uniti, i quali ci fanno gentilmente sapere che non solo combatteremo a Tripoli bel suol d’ amore, ma, se faremo i bravi, avremo anche il “ruolo di guida”.

La Costituzione dice che “l’ Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, cioè autorizza al massimo le guerre difensive. E qui non si capisce bene chi ci stia attaccando.

La Costituzione dice che “le Camere deliberano lo stato di guerra e conferiscono al Governo i poteri necessari”, ma nessuno ha ancora avvertito le Camere che siamo in guerra.

Combatteremo aumma aumma.

La Costituzione dice sempre che “la sovranità appartiene al popolo”, ma con l’ Italicum due terzi della Camera saranno nominati dalle segreterie dei partiti, mentre con la “riforma costituzionale” i senatori saranno nominati dai consigli regionali, cioè dalle segreterie dei partiti.

La Costituzione dice ancora che “la sovranità appartiene al popolo”, ma se il popolo elegge un sindaco di Roma che non piace al premier, questo lo fa sfiduciare dai consiglieri comunali, e non in consiglio comunale, ma davanti al notaio, per metterci al suo posto un bel prefetto scelto da lui.

La Costituzione dice che per arrestare un parlamentare occorre l'”autorizzazione della Camera di appartenenza”, ma le norme di accompagnamento specificano che il Parlamento può negarla solo se dimostra il fumus persecutionis, cioè l’ intento dei magistrati di perseguitare politicamente un eletto. Le Camere invece continuano a salvare i propri membri senza neppur tentare di dimostrare che sono perseguitati: ancora l’ altroieri al Senato Pd, FI , Ncd e tutto il cucuzzaro hanno risparmiato le manette al forzista Domenico De Siano contro la decisione di 3 pm, un Gip e 3 giudici del Riesame, arrogandosi il potere – che non hanno – di sindacare sulla fondatezza dei gravi indizi e stabilendo che, essendo il collega indagato “solo” per corruzione e per turbativa d’ asta, e non più per associazione a delinquere, allora che volete che sia.

La Costituzione dice che le Camere approvano le leggi “articolo per articolo”.

Ma quasi sempre il governo le fa passare in blocco, prendere o lasciare, imponendo fiducie o canguri con la scusa di evitare l’ ostruzionismo anche quando non c’ è. È accaduto per le unioni civili (500 emendamenti, votabili in tre giorni), è riaccaduto ieri per l’ omicidio stradale (3, diconsi tre emendamenti).

La Costituzione dice che in Parlamento vige il principio di maggioranza. Ma, per la Cirinnà, il governo ha posto la fiducia per impedire alla maggioranza del Senato di votare a favore la stepchild adoption, mentre per l’ Italicum aveva posto la fiducia e per la controriforma costituzionale aveva sfoderato il canguro per impedire alla maggioranza di votare contro.

La Costituzione dice che “tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge”. Ma i figli di genitori che si uniscono a persone dello stesso sesso o di coppie gay che procreano con la maternità surrogata sono meno uguali degli altri.

La Costituzione garantisce “l’ imparzialità dell’ amministrazione”. Ma poi nella PA il governo nomina solo amici del premier, possibilmente fiorentini. Siccome l’ imparzialità e la trasparenza sono strettamente collegate, la legge assicura la trasparenza degli atti amministrativi, cioè il diritto di accesso a cittadini, stampa e opposizioni. Ma provate a chiedere gli scontrini di Renzi sindaco o i costi dell’ Air Force Renzi, se avete tempo da perdere. E provate a capire quanti sono i nuovi posti di lavoro creati dal Jobs Act, visto che è lo stesso governo a manipolare i dati.

La Costituzione dice che “i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”. Ma in Parlamento siedono 80-90 fra pregiudicati, inquisiti e imputati, senza contare i prescritti. E dei sindaci, governatori, assessori e consiglieri nei guai con la giustizia s’ è perso il conto. Si aspetta, per tutti, la Cassazione, e poi non basta nemmeno quella. E che disciplina e che onore possono garantire uomini di governo che mentono spudoratamente ogni giorno appena respirano?

Disciplina e onore sono rinviati a data da destinarsi.

La Costituzione dice che “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, ma se critichi il governo sei un gufo e, se lo fai alla Rai, ti chiudono il programma.

La Costituzione è un agile libretto di 139 articoli, scritto dai padri costituenti eletti dal popolo ed entrato in vigore nel 1948, a cui giurano fedeltà il presidente della Repubblica, il presidente del Consiglio e i ministri. Il fatto che il premier Renzi, come diversi suoi predecessori (soprattutto uno), faccia l’esatto contrario di ciò che c’ è scritto, e che il presidente Mattarella non trovi mai nulla da obiettare, come diversi suoi predecessori (soprattutto uno), non può avere che tre spiegazioni. 1) Non hanno letto la Costituzione (impossibile). 2) L’ hanno dimenticata (improbabile). 3) Pensano che sia ormai un lusso e fanno come se non esistesse (quasi certo). Nel qual caso ce lo dicano, almeno ci mettiamo l’anima in pace.

 Il Fatto Quotidiano, 3 marzo 2016

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