Io sono qui, stradeterminato, concentrato e straimpegnato a non farmi bloccare da veti e a non galleggiare, ma ad attuare il nostro programma per dare una svolta” (E. L., 8-9-213).
“Noi vogliamo che il governo arrivi alla fine del proprio percorso con convinzione e saremo i più leali a dare una mano al tentativo di Enrico Letta” (M. R. 24-11).
“Senza Berlusconi, governo più forte e più coeso” (E. L., 27-11).
“Da mesi leggo sui giornali che Renzi vuole il posto di Letta: se avessi ambizioni personali, avrei giocato un’altra partita, non mi sarei messo a candidarmi alla segreteria del Pd” (M. R., 3-12).
“Voglio cambiare l’Italia, non cambiare il governo” (M. R., 8-12).
“Col nuovo segretario del Pd lavoreremo con un fruttuoso spirito di squadra” (E. L., 8-12).
“Punto a far lavorare il governo, non a farlo cadere. Enrico ci ha chiesto un patto di coalizione e io sono d’accordo” (M. R. 10-12).
“Io e Matteo andremo d’accordo” (E. L., 13-12).
“Renzi e il Pd possono diventare il motore del nuovo inizio del governo” (E. L., 15-12).
“Tutto il Pd aiuterà Enrico nel semestre di presidenza europea” (M. R., 15-12).
“L’attesa di tensioni nei rapporti fra Renzi e il sottoscritto è fuori luogo” (E. L., 20-12).
“Per il 2014 il premier è e sarà Enrico Letta” (M. R., 22-12).
“Nessuna intesa fra Letta, Alfano e me. Non voglio assolutamente essere accomunato a loro, integrato come in uno schema: io sono totalmente diverso, per tanti motivi. Ma non ho alcun interesse a mettere pedine e scambiare caselle” (M. R., 29-12).
“La fase 2 del governo partirà entro il 20 gennaio” (E. L., 7-1-2013).
“Mi ricandido a sindaco di Firenze, non voglio fare le scarpe a Letta. Il governo andrà avanti fino al 2015” (M. R., 7-1).
“Io e Renzi abbiamo una gran voglia di applicarci. C’è il contratto di coalizione da costruire. Insieme aiuteremo il Paese. Con Matteo ce lo siamo ribadito, c’è moltissima sintonia” (E. L., 11-1).
“Enrico non si fida di me, ma sbaglia: io sono leale” (M. R., 12-1).
“Mi fido di Renzi, lavoreremo bene: sì alla svolta, il cambio di passo ci sarà” (E. L., 12-1).
“Il governo Letta deve lavorare per tutto il 2014” (M. R., 13-1).
“Il governo ha fatto poco, e uso un eufemismo” (M. R., 14-1).
“Sono d’accordo con Renzi sulla necessità di un nuovo inizio, anche se dissento dal suo giudizio sul governo” (E. L., 16-1).
“Creiamo un hashtag ‘enricostaisereno’, nessuno ti vuole prendere il posto, vai avanti, fai qual che devi fare, fallo” (M. R., 18-1).
“Sono pronto a un nuovo governo, un Letta-bis” (E. L., 18-1).
“Le riforme non devono essere a rischio, il governo è il governo Letta, io faccio un altro mestiere” (M. R., 23-1).
“Mi pare che Renzi vada nella direzione giusta” (E. L., 3-2).
“La staffetta Letta-Renzi non è assolutamente all’ordine del giorno. Se Enrico ha fretta di fare il rimpasto lo dirà e lo farà lui. Io, sia chiaro, sto fuori da tutto” (M. R., 5-2).
“Dobbiamo aggredire i problemi con grande forza ed efficacia e anche rapidità. Non intendo certo galleggiare” (E. L., 6-2).
“Se Letta ritiene che ci siano cambiamenti da apporre, affronti il problema nelle sedi politiche e istituzionali, indichi quali e giochiamo a carte scoperte” (M. R., 6-2).
“Tanti dei nostri dicono: ma perché dobbiamo andare a Palazzo Chigi senza elezioni? Ma chi ce lo fa fare? E ci sono anch’io tra questi, nessuno di noi ha chiesto di andare al governo” (M. R., 10-2).
“Napolitano blinda Letta” (La Stampa, 6-2). “Governo, la spinta di Napolitano” (Corriere della Sera, 8-2).
“Il Quirinale: avanti con Letta” (Il Messaggero, 8-2).
Io credo che per un momento dovremmo distogliere lo sguardo da Roma e restare sorpresi dall’adesione vasta nonostante il perfetto silenzio dei media, che la speranza europea lanciata da Barbara Spinelli ed altri sta riscuotendo. Non lasciamola cadere nel vuoto! Vedi qui una bella intervista al proposito: http://www.phenomenologylab.eu/
Trovo illuminante l’editoriale di Pagina99 di oggi in cui si da notizia (peraltro già anticipata dal Sole 24ore ad inizio febbraio) della scadenza di olter 600 incarichi dirigenziali (CdA e Collegi Sindacali) di aziende di stato (ENI e controllate tra le altre) tra aprile e giugno: basterà restare in carica per poche settimane per tessere una fitta ragnatela di relazioni tra MR ed i famosi boiardi.
Una buona ragione per mandare a casa Letta, direi.