Libertà e Giustizia ai partiti: riformate la politica, date più potere agli elettori

Voglia di un ritorno della (e alla) politica. Ma una politica «buona», ripulita, affrancata dalle mafie e dalle cricche. E più aperta. Capace di rimettere in moto la passione, la «democrazia partecipativa», quei valori e quegli ideali offuscati da partiti corrotti, miopi, autoreferenziali. Libertà e Giustizia festeggia i dieci anni di vita e si regala una serata-manifesto per dire che, dopo «la medicina» e la «supplenza» del governo tecnico – una fase necessaria ma transitoria – la politica deve tornare ad affermarsi, riconciliandosi con i cittadini, come è fisiologico che sia. In un teatro Smeraldo affollato si sono alternati sul palco Gustavo Zagrebelsky, Roberto Saviano, Umberto Eco, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia assieme a Sandra Bonsanti – presidente di Libertà e Giustizia – e Lella Costa. «Ridare presto la parola agli elettori», è stato il messaggio leitmotiv della serata condotta da Concita De Gregorio, una manifestazione costruita sull´appello «Dipende da noi» già sottoscritto da 35 mila persone.
«Questo documento non è un modo per partecipare alle piccole e grandi manovre in vista della scadenza elettorale né per lanciare segnali – ha sottolineato Zagrebelsky, che ha redatto il testo-manifesto – . Chiediamo che si torni alla politica, che è di tutti noi, e che questo avvenga attraverso il rinnovo dei partiti, che della democrazia sono lo strumento».
Il governo Monti? «È necessario, è una risorsa più che utile. Ma attenzione – ha osservato il presidente onorario di Lg – perché il farmaco può diventare veleno che uccide se la politica non viene decontaminata». Un concetto affrontato anche da Carlo De Benedetti, seduto in prima fila: «Napolitano ha fatto un miracolo mettendo il migliore primo ministro che ci sia. Però, finita questa fase di passaggio, deve tornare la democrazia della politica, che è stata messa da parte per l´emergenza».
Riforma della legge elettorale, rinnovo dei partiti e del reclutamento di chi scende in politica, nuova legge sul finanziamento dei partiti, barra ferma a difesa della Costituzione: eccole le richieste di L&G. «Abbiamo già fatto molto e molto altro dobbiamo fare – ha spiegato Giuliano Pisapia ribadendo di essere sempre stato contrario ai governi tecnici – . Si puó fare buona politica e bisogna farla con gli occhi aperti: perchè Berlusconi non è andato via, sta lavorando e io temo la scarsa memoria degli italiani».
Mentre parla Sandra Bonsanti, prima del collegamento con «L´Infedele» su La7, in galleria va in scena una protesta lampo dell´associazione «PresidioMontecitorio» (striscione «L´Italia si è desta»). Poi sul palco arriva Roberto Saviano e il teatro esplode in un lungo applauso. Lo scrittore ha parlato a lungo e si è soffermato, oltre che sulle infiltrazioni mafiose e camorristiche nei gangli delle istituzioni, sui doveri ai quali è chiamato l´attuale governo per combattere il malcostume che ha infestato e sta schiacciando il Paese. «La legge anti corruzione è fondamentale, questo governo deve farla, perchè si è aspettato troppo tempo. C´è un´ansia diffusa – ha continuato Saviano – e cioé che questo governo sia sotto ricatto di chi è stato al potere fino a ieri e ha dettato come condizione quella di non toccare Rai e giustizia».
Vigilare, e riappropriarsi della politica «sana». Lo chiede anche Umberto Eco: «I partiti, imbarazzati nel fare politica, hanno chiesto una supplenza ai tecnici, ma ora devono tornare, ripuliti e aperti alla gente». La chiusura, che è anche una speranza, sta tutta nella chiosa di Sandra Bonsanti: «Amministrare il bene comune può essere un grande ideale. Non rassegniamoci a essere voce nel deserto».

8 commenti

  • L’ITALO AMLETO
    Il Bruto shakespeariano, Pierferdi Casini, democristiano d’antico lignaggio, pervicace cattolico osservante, politico furbetto celebratissimo nel suo cursus honorum, è al redde rationem.
    Insistisce, caparbio, nelle “convergenze parallele” e non ha mai bruciato i ponti dell’intrigo politico alle sue spalle. Propone l’ennesima ammucchiata partitica che travaglia l’Italia da 50 anni e congiura, indefesso, contro l’agrigentino Angelino Alfano facendo da battistrada al Bersani da Bettola, che lo segue marpione nella temeraria impresa: poveretto Bersani, le ha fallite tutte da che funge da segretario. È iellato.
    Ormai il “Colle” si staglia visibile fra le beghe romane e gli aspiranti al settennato si contendono la poltrona fiduciosi d’essere i preferiti all’ambito premio. Dal trampolino di Montecitorio molti “atleti” hanno librato il salto (De Nicola, Gronchi, Saragat, Leone, Pertini, Scalfaro, Napolitano) e non è detto che anche questa volta, Montecitorio, non fornisca la sua staffetta che raccoglie il testimone: non negligendo l’outsider di CDB in surplace col suo pupillo sangermanese in odore quirinalizio.
    Così, Pierferdi, si fa in quattro per favorire Bersani ad impossessarsi di Palazzo Chigi (incurante del Gianfranco anch’egli in ambasce), dopo che Monti avrà sbarazzato le macerie che ostruiscono l’accesso. Niente da stupirsi se fra breve potremmo assistere anche a qualche affettuosità omosessuale recitata, “urbi et orbi”, per quella parte politica che del matrimonio gay ha fatto pietra miliare della sognata società.
    Sono le “virtù” di questa democrazia, adescate dall’amore omosessuale assurto ai fasti di quella parte politicante che predica bene ma razzola male.
    Celestino Ferraro

  • mi chiedi e vi chiedo cosa pensate che possa uscire dalle elezioni?
    la stragrande parte del popolo italiano continuerà a votare per quelli che gli garantiscono il malaffare, l’elusione e l’evasione delle tasse il clientelismo il nepotismo e gli permette di tanto in tanto uno scudo fiscale tutto questo senza vergognarsi
    non vi dimenticate che il popolo italiano ha mantenuto al potere Berlusconi per 20 anni, e non è detto che ritornerà.
    ci sono trasmissioni televisive giornali che fanno inchieste da brivido e la mattina seguente pensi che ci sia un popolo in rivolta invece al bar senti parlare di calcio.
    ormai abbiamo perso la forza di scandalizzarsi altro che essere rassegnati

  • Deve ritornare la politica,ma quale politica? Quella che in venti anni di attivita’ ci ha portato allo stato attuale.purtroppo la cosa piu’ grave e’ che gli attori principali sia a destra che a sinistra sono ancora pronti a riproporsi.Bisogna essere realisti,se Berlusconi ha governato per tanti anni, non e’ stato solo merito suo ma anche demerito di qualcuno.Ora, come possiamo pretendere che le stesse persone che hanno creato quel male oscuro che risponde al nome di MALAFFARE, che sta bloccando lo sviluppo del paese,possano avere le capacita’ di poterlo combattere ,sono troppo coinvolte in un meccanismo oramai consolidato.Solo nuovi volti possono risolvere il problema per il bene di tutti.Quindi l’invito e’ quello di individuare le persone adatte presentarle al popolo e combattere per il bene di tutti il male oscuro che sta bloccando lo sviluppo di questo paese.Oppure perche’ non creare un movimento popolare finalizzato a trattare solo ed esclusivamente tematiche legate al malaffare cercando di coinvolgere il maggior numero di cittadini.

  • Date piu potere agli elettori , sta bene ed infatti le proposte in giro sulle leggi elettorali ( quante sono ? ) escludono le preferenze e quindi siamo alle solite hiacchere.
    Le segreterie dei partiti hanno il pallino in mano , completamente . Allora ? Parlatene per favore . Grazie .LC

  • Marco 48 scrive che comunque il popolo italiano vota bestialmente , male e quindi tutto da rifare , ma con poche speranze.
    Dal 912 una grande bella innovativa legge ha concesso a tutti i cittadini italiani ( i maschi ) anche agli analfabeti , di votare : il suo voto vale il mio, quello del prof ABC , anche di marco , sarà tragico per qualcuno ma è così.
    Allora si diano una mossa i partiti progressisti , quelli che dicono di essere innovativi , altrimenti con i brutti esempi che abbiamo avuto ed abbiamo quotidianamente ( anche da quella parte ) non andiamo lontano. Gli esempi del centrosinistra ad oggi, dei grandi costituzionalisti abbarbicati ad una Costituzione che non si tocca ( e perchè ? ), dei CdB & compagnia progressista , non hanno dato l’impressione buona del cambiamento splendente dell’Italia. Ricordiamoci che Prodi ha vinto due volte e dopo due anni lo hanno cacciato i suoi, poi D’Alema Amato e altri non è stato un gran bel vedere ed un buon esempio . Occorre rinnovarsi e proporre faccia e programmi nuovi altrimenti…!V

  • Questa classe politica non cambierà la legge elettorale, nè farà il decreto anticorruzione. Come fare per mandarli a casa? Se non andiamo a votare, rimangono in carica loro. Ci vuole un partito nuovo, che risponda al bisogno di cambiamento e di pulizia. Ricordate cosa fu Forza Italia all’inizio? La stessa cosa dobbiamo fare a sinistra. Giustizia e libertà potrebbe coagulare altri movimenti, cioè ambientalisti, donne, etc e presentarsi alle elezioni. Non possiamo aspettarci che il PD, che è da troppo tempo dentro il palazzo e ormai lontano dal popolo, ne capisca le istanze

  • Che fine ha fatto la richiesta di abolizione della legge superporcellum della regione Toscana ?
    In quella regione si vota dal 2004 ( un anno prima della Calderoli ) su liste bloccate e con buon premio di maggioranza . Sono passati molti anni ma pochi, pochissimi si sono mossi ….altro che rinnovamento . Nella Toscana il cav e la lega non channo messo becco : è proprio una buona
    legge tutta di sinistra . Accidenti !
    Grandi manifestazioni, applausi scroscianti , il divo Saviano, rinnovamento ecc ecc e poi silenzio assoluto . Poco edificante . Grazie AP

  • Dal momento che in occasioni recenti si è citato un antico testo anonimo conosciuto col titolo “La costituzione degli ateniesi”, voglio ricordare qui come esso inizia: “A me non piace che gli Ateniesi abbiano scelto un sistema politico che consenta alla canaglia di star meglio della gente per bene. Poichè però l’hanno scelto, voglio mostrare che lo difendono bene il loro sistema e che a ragion veduta fanno tutto quello che gli altri Greci disapprovano. (…)”. Ahimè, il populismo non è appannaggio solo della destra, ma riguarda anche ed intimamente la sinistra, la differenza essendo nella strumentalizzazione che del popolo si fa: la destra tratta il popolo come una massa di schiavi per mantenere i propri interessi, la sinistra illudendosi su una presunta verità storica di cui si proclama portatrice pretende di guidarlo per condurlo al potere.

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