Il “non detto” del governo Monti

Non finiremo mai di esser grati al presidente della repubblica per aver saputo indicare una rotta al paese che andava alla deriva. Ha trovato il nocchiero, il nocchiero ha cominciato a navigare. Dietro di lui il mare già in tempesta; davanti la linea dell’orizzonte è nascosta da una nebbia molto fitta e insidiosa.

Mario Monti ieri sera nel salotto dove Libertà e Giustizia e dodicimila cittadini gli avevano chiesto di non andare, ha parlato di continuità e discontinuità. Continuità:  con gli impegni già presi da Berlusconi, e discontinuità nel senso di maggiore equità nella realizzazione degli impegni.

Ecco, la cosa che più ci inquieta in queste ore sono proprio dovute alla conclamata continuità.

Quali sono le cose non dette? C’è un non detto negli accordi che ha portato Monti a Palazzo Chigi? E quale è il peso di questo non detto?

E poi: era possibile fare senza questo non detto?

Le domande sono tanto più inquietanti in quanto il professore continua a non esprimersi su due punti chiave  che riguardano il risparmio e la maggior equità, appunto.

L’asta per le frequenze televisive, i beni commerciali della Chiesa.

Naturalmente su questi due punti scomodissimi l’intervistatore di Porta a Porta non risulta che abbia fatto domande.

E allora?

E poi: perché “Il Sole 24 Ore” riferisce il sospetto che esista un patto Monti-Berlusconi concentrato su Corrado Passera quale futuro leader di un polo cattolico moderato e che proprio questo accordo consenta al Cavaliere di vivere in una calma apparente questa fase del suo impegno politico?

Insomma, “salvare” l’Italia vuol dire anche questo: tirarla fuori una volta per tutte dalle piaghe della corruzione, dei macro conflitti di interesse, del potere Occulto che in questi anni hanno lavorato contro il nostro Paese .

Dal professor Monti e dal suo governo di gente per bene ci aspettiamo questo. Perché è da lì, da quell’area grigia che sono cominciati e sono cresciuti i nostri guai.

E per favore, professore, rispetti il dissenso.

29 commenti

  • Il “non detto” di quella “conclamata continuità” è implicito nella formazione del parlamento, lo stesso che ha permesso ad una macchietta boccaccesca e alla sua coorte di miracoli e miracolati di ridicolizzare negli ultimi tre anni l’Italia portandola ad un passo dal default. Lo stesso che ha sancito con un voto che Ruby Rubacuori è la nipote di Mubarak.
    Monti aveva (ha) davanti due possibili strade per garantirsi la sopravvivenza: sfidare i partiti-contenitore pd-pdl (magari puntando su una loro tutt’altro che impossibile implosione), appellarsi direttamente al paese forte della fiducia che i mercati e le istituzioni internazionali gli hanno concesso e inchiodare ogni singolo parlamentare alle sue responsabilità; oppure può scendere a patti con i “leader” (si fa per dire) di quei partiti.
    Tutto – dalla scelta dei ministri alle misure del suo decreto ai discorsi tenuti nelle aule parlamentari nei quali non ho sentito neppure l’ombra di una critica verso il suo predecessore, anzi… – lascia intendere che abbia scelto la seconda strada.
    Sui contenuti delle misure, personalmente non ho mai avuto particolari illusioni: quale sia la visione montiana dell’economia emerge abbastanza chiaramente dal ringraziamento a “Berlusconi per aver avviato, con la sua discesa in campo nel 1994, la rivoluzione liberale”, o dagli elogi della riforma Gelmini e dell’azione di Marchionne che – a suo dire – modernizzano il paese, o dal giudizio sulla Grecia “maggiore successo dell’euro”.
    Ma al di là dei meriti o demeriti del Prof. Monti, al di là del suo indiscusso prestigio personale e delle sue idee che possono piacere o meno è irrealistico pensare che possa essere un governo di 18 persone a chiudere una stagione indecorosa lunga vent’anni i cui principali artefici – mi spiace dirlo – sono stati 60 milioni di italiani.

  • Ed al “non detto” sulle frequenze pubbliche riguardante la televisione,si collega,com’è noto,quel deficit di moralità pubblica che distingue la cattolicissima borghesia italiana che naviga socialmente tra peccato e perdono,qual è la cancrena del conflitto dei propri interessi personali con gli interessi della collettività,perciò dello Stato,specialmente nel settore condizionante la vita democratica della nazione,da parte di chi possiede concessioni oltremisura di etere pubblico ottenute lecitamente e/o illecitamente e può nel nostro Paese autocandidarsi a rappresentarlo politicamente ed a legiferare su di esso: il settore cioè fondamentale per la vita democratica della società umana,quello dell’informazione, della formazione e dell’orientamento politico degli elettori.
    Re Giorgio che ne dice ?.

  • Scusate, ma vogliamo proprio essere sempre così costantemente ingenui? Anche senza “Il Sole 24 Ore” si poteva intuire il ‘sospetto’!

    Salvare l’Italia è estremamente importante ma questo probabilmente significa anche calpestarne la dignità definitivamente, e personalmente penso che questo sia già accaduto da molto tempo e con la complicità degli italiani tutti.

  • Il commento di Bonsanti mi pare eccessivamente tenero e totalmente fuori luogo e fuori tema.
    Trovo quanto meno inopportune le “dietrologie” sul “non detto” riguardo a una manovra che, forse, riuscirà a calmierare le reazioni a breve dei mercati finanziari, ma che è molto probabile produca un ulteriore effetto depressivo sull’economia reale, con l’aggravante di una non trascurabile spinta all’inflazione (giusto per non farci mancare nulla). In conclusione, si tratta di una manovra che non sta in piedi, proprio sul quel piano “tecnico” su cui si fonda l’usurpata fama di Monti e dei ministri che lo circondano (il loro prestigio “scientifico” è molto meno unanime di quanto non venga sbandierato su grandissima parte della stampa italiana).
    Per non parlare poi di due dei tre obiettivi sui quali Monti ha chiesto la fiducia: equità e sviluppo.
    Nessuno di questi due obiettivi è stato neanche parzialmente realizzato nella sua manovra: per esempio, trovo accettabile il passaggio al contributivo (anche se è solo nominale e non “vero”, ma il discorso sarebbe qui troppo lungo), ma il mancato recupero dell’inflazione per pensioni da 1.000 euro lordi al mese è intollerabile, soprattutto a fronte della “non presa in considerazione”
    (dichiarata dal governo) di misure come le frequenze televisive che farebbero entrare qualche miliardo nelle casse dello stato (evito qualsiasi commento sulla Fornero per non diventare scurrile, ma invece di piangere avrebbe potuto dimettersi per manifestare il suo disaccordo: le lacrime del carnefice sono indecenti).
    Cara Bonsanti, io non ho bisogno di chiedere al boia che mi sta impiccando se ha fatto qualche accordo sottobanco, nè mi interessa conoscere le sue intenzioni, mi è sufficiente classificarlo come boia per ribellarmi a lui.

  • dopo essersi presentato come il governo del rigore e dell’equità, i nostri professori non hanno trovato di meglio da fare che prendere i soldi a chi vive con uno stipendio o una pensione da 1000 euro. adesso dicono che, a parità di saldi, sono disposti ad accettare proposte migliorative!? troppo tardi, la fiducia che avevo in loro non esiste più. perchè per una volta non hanno cominciato la manovra rivolgendosi ai ricchi, ad esempio aumentando l’aliquota irpef a chi guadagna più di 70/80 mila euro, oppure tagliando drasticamente le pensioni d’oro da 30 mila euro al mese? la risposta è sempre la stessa: tassando i ricchi non si reperiscono risorse sufficienti! vero, però magari si riduce il sacrificio di tutti gli altri, e soprattutto lo si rende accettabile.
    fino ai primi anni 90 esisteva un’aliquiota IVA del 38% sui beni di lusso, ma la comunità europea ci ha imposto di dimezzarla al 19%. sì sì, la stessa Europa che adesso ci impone di aumentare le aliquote IVA su tutti gli altri beni, complimenti!. forse è meglio aderire all’unione africana?

    saluti

  • Presidente Bonsanti,

    perchè il prof. Monti e il suo governo possano liberarsi dal ricatto parlamentare, è necessario che la Società Civile scenda in campo nelle piazze reali e virtuali, consapevole della Sovranità che la Costituzione assegna e riconsce al Popolo al suo articolo 1, per far conoscere DIRETTAMENTE, SENZA INTERMEDIAZIONI PARLAMENTARI non più rappresentative della volontà della cittadinanza, al Primo Ministro le proprie necessità e desideri, il proprio concetto di EQUITA’, affinchè quell’illustre professore, possa perseguirle in piena autonomia e libertà con il sostegno assoluto del Popolo.

    Tra i Soci Fondatori e Onorari di LeG ci sono le personalità in grado di sintetizzare i provvedimenti più ingiusti della manovra e articolarli convenientemente e su quelli (ICI della chiesa, capitali scudati, frequenze televisive, ecc.) organizzare il pronunciamento popolare.

    Perchè limitarsi alla denuncia quando c’è in giro un ‘attesa spasmodica di azioni conseguenti?

    Presidente, mio Presidente, colga l’attimo!

  • Gentili amici di L&G, volutamente NON ho firmato il vostro appello, pur essendo socio da lungo tempo ed avendo condiviso (purtroppo solo online) le vostre battaglie. In questa fase estremamente delicata penso che ben altro sia il compito di L&G che stare a fare le pulci al governo Monti su elementi forse di valore simbolico ma non sostanziale. Continuare la battaglia per la legge elettorale, quale importantissimo esempio.
    Quando L&G e Repubblica chiedono al governo Monti impegni per le frequenze e per la tassazione dei beni della Chiesa dimenticano che il Parlamento attuale è lo stesso che ha sostenuto Berlusconi completamente in tutti questi lunghi anni. Chi dovrebbe approvare tali norme? Ho ascoltato con fastidio il commento di Francesco Merlo (giornalista che altrimenti apprezzo) alla performance di Monti a Porta a porta. Come al solito la sinistra si impegna nelle battaglie del giorno e dimentica di fare strategie di ampio valore democratico e capaci di trasformare la realtà. Io non ho dimenticato e non dimenticherò mai le inqualificabili e snobbistiche parole dell’allora presidente della Camera ai tempi del governo Prodi sul “grande poeta morente”. Dubito che Bertinotti si sia reso conto del grande danno che la sua miopia ha arrecato al paese. Concludendo. Io sono con L&G nella lotta per ricreare le condizioni di una società democratica, dove la sinistra finalmente possa conquistare una maggioranza che permetta politiche democratiche e di rinnovamento. Se invece L&G si limiterà a sterili iniziative `mi sentirò costretto a non rinnovare la mia tessera per l’anno a venire. Cordialmente Peppe Persiani

  • Cari amici, mi spiace constatare come L&G non si ponga il problema dei molti lavoratori dipendenti che vedono allontanarsi sempre di più il traguardo desiderato di una equa pensione. E’ evidente che il peso di questa manovra dovrà essere sopportato dai cinquantenni. Non è accettabile che non vengano tolti tutti i privilegi alle ns. classi dirigenti e politiche, che loro stesse si sono ritagliati negli anni, e che dobbiamo continuare a sopportare. A questo punto auspico un azzeramento completo della ns. classe pseudopolitica e che sia mandata veramente in pensione con la minima retribuzione. Che si inauguri la III Repubblica e che i nuovi rappresentanti democraticamente eletti ritornino ad essere al servizio del cittadino e non del loro egocentrismo: altrimenti meglio non votare e fare una vera rivoluzione.

  • Si continua erroneamente a parlare dei beni della Chiesa ( cattolica di Roma ) ; anche la Camusso con molta superficialità non ha detto , ,meglio non lo sapeva , che si tratta di agevolazioni che valgono per tutte le confessioni religiose che hanno accordi con l’Italia ( dai Valdesi e decine di altre chiese ).
    Il problema è quindi quello delle Chiese e non solo della Chiesa cattolica.
    Mi chiedo comunque se i governi Amato, Prodi e Berlusconi NON hanno modificato questa esagerata agevolazione : è proprio così o come scrive l’Avvenire ben diversa è la realtà?
    Poi sull’8per mille non indicato che viene spalmato su tutte le Chiese ( certo la maggior parte va alla Chiesa Cattolica ) è un’altro discorso.
    Ed altro discorso è pure quello che persino la chiesa ortodossa greca ha capito, cioè < periodo di crisi della nazione , richiesta sacrifici , beh facciamoci vedere anche noi ! Questa parte non è stata fatta , ed è la meno nobile per me almeno. RR

  • Il sig Roberto Simone a nome e per conto dei poveri 60 milioni di italiani , scrive di questa stagione durata venti anni ( nefandezze ed ancor più ).
    E’ il suo pensiero e va benone , possiamo tutti ragionare e fare considerazioni , vorrei puntualizzare e cambia un pochetto la storia …che il ventennio è di 17 anni ma con ben SETTE di governi centro sinistra ( Prodi1, D’Alema , Amato e Prodi 2 ) e se questi bravissimi non hanno cambiato molto o nulla è pure colpa di B ?
    Sentir dire che il conflitto di interessi resiste, beh allora nei 17 anni perchè non si è fatto nulla ? Altro esempio poco luminoso del centrosinistra…se è vero che la legge elettorale è da cambiare perchè da quando è nata 2005 NON è stata cambiata, meglio NON esiste un progetto del PD e altri ?
    Che non sappiano o non vogliano fare ? Sarebbe poco incoraggiante perchè personalmente chiedo alternanza , ma se non ho competitori credibili ahimè !!!! Saluti L33

  • Si chiama “patto tra le generazioni”: ridurre sul lastrico le famiglie con redditi medio-bassi, in modo che in tempi brevi sia messo a repentaglio anche il diritto allo studio dei giovani più poveri, ma assicurando così ai discendenti di chi possiede enormi ricchezze e dei grandi evasori un futuro sereno in cui poter continuare la speculazione finanziaria, l’acquisto a prezzi stracciati dei nostri beni, la distruzione del territorio.
    Facciamo attenzione: è un patto molto pericoloso.

  • Non condivido quasi nulla di quanto detto e comunque i contenuti delle politiche di Monti sono coerenti sia con il Parlamento che ha approvato le molteplici nefandezze contro cui L&G ha svolto con nettezza tutte le sue grandi battaglie che con le idee e gli interessi che lo stesso Monti e tutta la compagnia di presunte persone per bene rappresentano.Francamente del fatto che Monti vada da Vespa non mi importa nulla come credo che non interessi a nessuno o quasi.Ma ve lo chiedete che cosa possono rappresentare per un operaio di 50 anni con 1200-1300 euro al mese con oltre 30 anni di lavoro sulle spalle, dieci anni di lavoro in più e la certezza di una pensione ridotta?
    Ed in quelle famiglie dove i giovani non trovano lavoro e spesso la pensione è l’unico reddito certo?e il fatto che il carico fiscale è tutto sul lavoro dipendente compreso quello indiretto (iva) ?e che non è stato assunto un straccio di provvedimento sul lavoro precario?e che le spese militari sono intoccabili mentre quelle per il trasporto pubblico (pendolari)sono considerate uno spreco?Non mi dite che questo non è e non potrà essere il nostro governo, non ero certo io a festeggiare e ad entusiasmarsi pochi giorni fa.

  • scrive:

    8 dicembre 2011 alle 17:19

    AVETE VISTO IERI SERA SU LA7 LA COMPRAVENDITA DEI VOTI TRA IL PDL E QUELL’ALTRA CONGREGA DI DELINQUENTI CHE NOI PAGHIAMO IN PARLAMENTO???? E’ UNA VERGOGNA E CREA DISGUSTO IN ITALIA E ANCHE ALL’ESTERO .Chi potra’piu’ avere fiducia negli italiani?? . Non è più tollerabile tenere ancora in carico sulle nostre spalle corrotti(razzi,Scilipoti ecc…) e corruttori (mille nani)mentre noi dobbiamo cominciare a fare la fame. NAPOLITANO ,CHE DOVREBBE ESSERE SUPERPARTES conosce le scorciatoie e chi ha fatto queste legge SALVADELINQUENTI per buttare fuori a calci e in galera questi delinquenti e farli andare direttamente in galera, ma invece non vuole complicazioni e la fa mettere nel c…lo ancora al popolo. SE NON SI MUOVE ADESSO LA MIA FIDUCIA VERSO LO STATO VA SOTTO LE SCARPE PERCHE’ ALLE VOTAZIONI NON VADO PIU’PERCHE’ NON CI CREDO PIU’.E’ QUESTO IL RISULTATO VOLUTO DA CALDEROLI E DALLA LEGACON TUTTE LE LEGGI CHE DVOLEVA ABOLIRE PER DISTRUGGERE L’ UNITA’ D’ITALIA?E’ QUESTA LA GIUSTIZIA?? La Magistratura dovrà fare indagini e intervenire perchè questi fanno più danni dei camorristi: MINANO LO STATO. La magistratura dovrebbe fare verifiche perchè dall’elezione di Razzi a console in Svizzera potrebbe esserci traffico di denaro visto che quello Stato è la banca dei ladri. Bisogna che LIBERTA’ E GIUSTIZIA ORGANIZZI QUALCOSA PER CAMBIARE LE COSE E SE NO : SI CAMBIA TUTTO PER NON CAMBIARE NIENTE. E INVECE ,A PARTIRE DAL CAPO DELLO STATO A FINIRE A SCILIPOTI, A PARTIRE DA D’ALEMA ,PRODI, CRAXI,AMATO ECC.. A FINIRE A BERLUSCONI HANNO FATTO TUTTI LEGGI AD PERSONAM , UTILIZZANDO A PROPRIA DIFESA LA COSTITUZIONE. BISOGNERA’ CAMBIARLI TUTTI. QUI’ SI FA L’ITALIA O SI MUORE.BASTA LADRONERIE DA QUESTI POLITICI L.A.D.R.I.

  • Concordo pienamente con quanto ha scritto Sandra Bonsanti il 7 dicembre e
    da parte mia aggiungo solo che se quanto chiediamo come cittadini non
    sarà fatto ne dedurrò amaramente che questa Italia non è più un posto
    per gli onesti.

  • Mi sembra che ci sia un evidente ossimoro nell’articolo della Bonsanti: Se trattasi di gente per bene come mai ci troviamo ancora una volta nel porto delle nebbie degli accordi sottobanco? Mi si risponderà, per realismo!! vivaddio, mica siamo degli utopisti? Però per realismo si muore. Tuttavia da questo governo per il momento sono venute solo fredde e calcolate iniquità ( vedi pensionati a 500 € costretti ad aprire cc bancari, mancata ici alla Ecclesia, dichiarata difficoltà a tassare i capitali illegalmente esportatie rientrati gratis o quasi, perplessità sui posti barca che rovinano il turismo-!!!!- ect…) e calde lacrime di coccodrill..a.

  • Cuore ingannevole o leggi non (ancora) scritte? E don Abbondio

    Cara Sandra, perfetto e angoscioso il dubbio sul ” non detto” di Monti.
    Offro due versioni del “non detto”:
    1) Il silenzio non richiesto rivela un cuore ingannevole (prov. cinese);
    2) Esistono anche le leggi non scritte, i nomoi agraphata (Sofocle, Antigone).
    La speranza si volge a Sofocle: le leggi non scritte, quelle degli dei, della giustizia, saranno scritte;
    la ragione vede la realtà nel monito del proverbio cinese: un uomo pubblico che tace qualcosa inganna su tutto i destinatari del suo dire.
    Infine in Italia abbiamo un personaggio cui forse Monti e alcuni dei suoi assomigliano: colui che diceva che il coraggio chi non ce l’ha non se lo può dare (don Abbondio).

  • Come al solito, tutti a rifarsi una verginità.
    Ma dov’era Sandra Bonsanti quando i soci, manco tanto occulti, del piduista legittimavano lo stesso in Giunta per le elezioni nel 1994 e nel 1996 in barba alla legge 361/57 o quando si guardavano bene dal legiferare sul conflitto d’interessi, ma anzi stringevano accordi con il caimano (che lo stesso regolarmente non rispettava, come ebbe a pietire – come amante abbandonata – Violante stesso in parlamento)?
    E dov’era L&G quando scribacchini del livello di alcuni di quelli che compaiono sul colophon del sito di L&G criminalizzavano il dissenso, accusando di bieco qualunquismo chi legittimamente denunciava il vergognoso comportamento dei cari compagni (pardon, non s’usa più!)? E senza nemmeno la dignità e la fantasia, ancorché negativa, di uno stalinista di razza.

  • vorrei ricredermi ma il prof. monti e il suo governo sarà una grande delusione, premesso che era partito da una condizione che qualsiasi italiano sarebbe riuscito a far meglio della compagine precedente e questo è i l vantaggio che non ha saputo sfruttare, ridurre le spese di armamenti inutili, recuperare l’ici dagli immobili della chiesa, fare il contratto con la svizzera per tassare i patrimoni italiani da lei tenuti, far pagare le frequenze televisive, sono queste scelte che avrebbero dato discontinuità dal pattume precedente, altro che il teatrino da vespa.
    ma forse ci siamo illusi di abitare in un paese normale
    ps: e che passera avesse bisogno di romani è proprio una vergogna

  • Ho la percezione che la realtà sia ben più triste di quanto ipotizzato nell’articolo. Perché se è probabile che vi siano accordi sottobanco, mi pare del tutto evidente come i nuovi governanti non brillino per la loro capacità. Convinti della propria competenza, non si rendono neppure conto di quanto siano invece insipienti. Blaterano di equità e giustizia, ma, avulsi dalla realtà, riescono a seguire soltanto delle astratte teorie economiche.
    E’ triste osservare come all’insipienza indecente, che ci ha a lungo governato, debba succedere, senza lodi né infamia, la semplice insipienza. Quasi che le brillanti menti del passato siano destinate a rimanere solo un ricordo.

  • Altro che SuperMario, abbiamo SuperCiuk! Evviva la patrimoniale all’italiana!
    Il nostro SuperCiuk continua a depredare i poveri per dare ai ricchi.
    L’ esempio più illuminante, anche se non il più tragico, è la patrimoniale dello 0,15% sui depositi bancari con limite a 1200 euro: un insperato regalo per i milionari, che si trovano a pagare un’inezia percentuale: infatti chi possiede meno di 800000 euro, paga la patrimoniale per intero (0,15%), mentre chi possiede più di 800000 euro la paga sempre più ridotta in percentuale, per esempio coloro che possiedono 8 milioni o 80 milioni di euro, pagando sempre 1200 euro, sono tassati dello 0,015% e 0,0015% rispettivamente, praticamente niente.
    Chissà la tristezza dei vari Montezemolo e Della Valle che imploravano di essere tassati, ma non sono stati accontentati. Credete che protesteranno patriotticamente sui loro giornali?
    Certo, ci volevano i professoroni della Bocconi per mettere tutti d’accordo su questa ignobile manovra! Non sarebbe riuscito a nessun altro tartassare i soliti lavoratori, pensionati e pensionandi, esentando non solo gli evasori, come al solito, ma anche i più abbienti che volevano partecipare ai sacrifici, e ricevere il plauso di tutti come salvatori della Patria.
    Cavolo, questi sì che hanno studiato! Non sono mica sprovveduti come nel resto d’Europa, dove fanno pagare la patrimoniale solo a chi possiede più di 1,5 milioni di euro, esentandone i meno abbienti. Loro mica hanno SuperCiuk, i SuperCiuchi li lasciano a noi.

  • Dott.ssa Bonsanti,
    io so che lei sa! Mi perdoni per il gioco di parole. Il “governo Monti” é una presa in giro. Si sono fatti un colpo di stato tra di loro. Non ero a conoscenza sul l’indiscrezione riguardo a Passera. Questa mi sembra ” fantascienza”. Poi se fosse vero, io vado via dall’Italia. E’ tanto tempo che ci penso.
    Ma perché Voi, il Fatto, Repubblica non denunciate questo governo?

  • Il popolo italiano “ per fortuna o purtroppo” non reagisce mai o quasi mai.
    La vergogna berlusconiana, fatta di costui e di “persone” che a tutt’oggi continuano a danneggiare il paese in quanto politicamente attivi e presenti, è riuscita a malapena a far riunire qualcuno di noi nelle piazze italiane per chiedere, con eccessiva eleganza, le dimissioni di una accozzaglia di cialtroni. Ciò che l’articolo sottintende , ciò che la realtà rende sin troppo evidente è la continuità, la contiguità è la complicità tra chi fa finta di non esserci al governo e chi fa finta di esserci. I primi giorni in parlamento, le prime telecamere accese sui saluti a Montecitorio già evidenziava anche ai meno attenti che i “ciao Silvio” non nascondevano neppur con timidezza i rapporti che si erano prolungati o appena conclusi, nel più speciale dei conflitti di interessi, dentro le sale riunioni delle aziende amiche, sorelle, socie e partner finanziarie e operative di sempre .
    Nella confusione dei prodotti e servizi aerei, scooter, telefoni, banconote, treni pubblici e privati si annida la risposta ai detti non detti, si annida la minaccia sempre reiterata nei secoli verso chi non può difendersi dalle continue rapine del potere.
    D’Alema dice “questa volta anche i ricchi pagano”, ma chi sono i ricchi che pagano , quelli che stanno scappando in Svizzera? Quelli che in Svizzera ci sono da sempre? Quelli che dichiarano 20.000 € all’anno e posseggono Ferrari , barche ed aerei? Chi sono On. D’Alema i ricchi che pagano? La Chiesa…….?
    Che cosa si intende per ricchi? Chi li conosce effettivamente i ricchi quelli veri? Dove svolgono il loro mestiere non più visibile ? Quali sono le strutture che da sempre li accolgono e li nascondono alla vista di chi ingenuamente non ha ancora compreso?
    Il grido di Libertà e Giustizia, al fine di garantire il procedere di un movimento non violento come tutti noi auspichiamo, deve chiedere che la finta equità diventi vera equità, quella finta era di sola competenza della precedente cialtrona genia

  • Ma che ci fanno tanti professoroni al governo se sono capaci di tassare soltanto i meno abbienti?A privilegiare i ricchi bastava Berlusconi.Da Monti ci aspettavamo misure improntate alla VERA EQUITA’!Da ciò che emerge,non c’è che da rimanere PROFONDAMENTE DELUSI.Da loro ci saremmo aspettati strumenti per individuare e tassare i grandi patrimoni,perchè negli ultimi 15 anni a pagare sono stati solo i ceti medio-popolari. Questi Professori dalla faccia pulita,importano dagli altri paesi europei solo i modelli per ridurre salari,pensioni e welfare;non si curano di apprendere come si controllano e si tassano gli evasori fiscali.Dinnanzi a questa elementare esigenza di giustizia, ammutoliscono,gettano subito la spugna,come quando hanno deciso di non tassare i capitali scudati perchè taluni,interessati,hanno affermato che non sono rintracciabili! Vadano lorsignori in Germania,Regno Unito e Usa,che,nomi e cognomi degli evasori alla mano,hanno riportato in patria MLD di euro!Ma dove siamo finiti,dalla padella alla brace o viceversa?

  • Anche nella politica,non solo nella matematica,si può applicare il concetto delle proporzioni. Un esempio: Monti sta a Berlusconi come Berlusconi stava a Craxi. Che cosa intendo?
    Questo: quando nel ’94 Berlusconi occupò il ruolo di Craxi,ormai definitivamente compromesso per i fatti di tangentopoli,all’opinione pubblica,opportunamente “istruita”,fu offerta una soluzione preconfezionata,che identificava nel cavaliere il salvatore della patria. Solo a distanza di 17 anni abbiamo realizzato che il rimedio era peggiore dell’originaria malattia:la corruzione che alimentava le casse dei partiti non è scomparsa,si è trasformata in una diffusa illegalità, imperniata sull’interesse non più del partito di appartenenza,ma del singolo politico.
    Oggi,senza ricorrere ai corsi e ricorsi storici di vichiana memoria,siamo diventati testimoni di un’analoga situazione:al posto di un premier ormai politicamente e moralmente finito,nel pieno di una gravissima crisi economica,irresponsbilmente portata alle estreme conseguenze,vediamo comparire all’orizzonte un’altra soluzione preconfezionata: esce dal cilindro del Capo dello stato un novello salvatore della patria dall’intonso curriculum,che dopo la nomina in fretta e furia a senatore a vita,diventa Presidente del Consiglio. Non appartiene formalmente ad alcun partito e non ha ricevuto l’avallo degli elettori,ma è un valente “tecnico”. Dal contenuto della sua manovra “salva Italia” si evince però che il programma di Monti rispetto a quello del precedente premier ha veramente poco di nuovo.Le soluzioni per uscire dalla crisi sembrano quelle emanate dai governi che si sono succeduti da trentanni a questa parte. Colpiranno essenzialmente le condizioni di vita di coloro che sono stati i reali protagonisti dello sviluppo italiano,la parte attiva del paese,i lavoratori.
    Così facendo si mortificheranno,non si motiveranno le migliori energie, intelligenze e capacità degli italiani.Perchè togliere l’essenziale dalle tasche dei meno fortunati,significa deprimere il mercato interno,che nei
    momenti di crisi,è l’unica spinta propulsiva disponibile per la nostra economia.
    Non vorremmo pertanto che a completare l’analogia tra le due situazioni ci fosse il riconoscimento ex post che il rimedio è peggiore dei suoi presupposti. Ed ovvero che le enormi diseguaglianze sociali,i privilegi,la diffusa illegalità,l’arbitrio diventassero la regola di funzionamenti di una società vieppiù oligarchica ed autoritaria,dove un nuovo linguaggio attribuisce a parole come EQUITA’ un significato opposto a quello etimologico.

  • Non era Rosa Luxemburg con grande preveggenza a dire che:
    la dittatura consiste nel modo in cui la democrazia è usata e non nella sua abolizione.
    Solo i paesi selvaggi la aboliscono,tutti i furbi civilizzati se ne servono,riducendola a registrazione di ciò
    che fanno credere alla gente divertita e distratta.

  • E’ tempo gente.
    E’ tempo di una nuova guerra.
    Hanno deciso che noi italiani dobbiamo scannarci l’uno con l’altro.
    Hanno deciso e ora torneremo a vivere il tempo del mors tua vita mea.
    L’Italia e gli Italiani non si faranno portare a fondo da una banda di criminali,costi quello che costi.
    Che sia guerra.
    Vim vi repellere licet.

  • La continuità diventa sempre più insopportabile. Chiediamo : patrimoniale, asta frequenze, Ici equa per tutti….Cercare i soldi dove sicuramente ci sono, oltre che dove sicuramente non ci sono

  • L’Italia ha, non ricordo con precisione, circa 1200 se non 1900 miliardi di euro di debiti da pagare. La destra con maggioranza bulgara avrebbe preferito lasciar fallire il paese piuttosto che pensare di toccare gli interessi dei suoi elettori. Noi della sinistra non avremmo avuto i numeri per proporre alternative, per cui si è dovuto accettare il male minore. Ma ovviamente il dott. Monti è un conservatore, come il suo governo di tecnici e non farà che una politica di destra. Io spero che sia una politica seria anche se di destra. Per non far affondare la nave bisogna turare le falle velocemente con quello che si trova, quando saremo in linea di galleggiamento allora elezioni e gli italiani si esprimeranno. Durante questa fase bene farà la sinistra a premere per politiche più eque, crescita ma ricordiamoci che dovremo sempre accettare compromessi.

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