La Lega contro il libro sulla Costituzione a scuola, scambiato per un testo “gender”

28 Febbraio 2025

Roberto Maggioni Giornalista

La denuncia parte da un gruppo di genitori, viene rimbalzata da un consigliere comunale e poi su su fino al Ministero dell’Istruzione che manda immediatamente un’ispezione finita nel nulla. In una visione proprietaria e autoritaria del bene comune e del sapere, che passa per la censura dei libri non conformi al pensiero del nuovo mondo al contrario.

Immaginate di trasformare in meno di quattro ore di un lunedì mattina qualunque una vicenda locale – di un piccolo paese alle porte di una grande città – in un fatto nazionale, meritevole di finire in parlamento e poi veloce su su di banco in banco fino a quello del ministro. Non un ministro qualsiasi, quello dell’Istruzione, che di comprensione del testo e delle parole dovrebbe intendersene. Un ministro reattivo, che non perde tempo, e che senza troppo indugi manda chi di dovere a verificare il malfatto. La scuola ha tanti problemi, deve aver pensato, non lasceremo cadere nel vuoto anche questo. E così via, partono i comunicati stampa e gli ispettori, le dichiarazioni dei parlamentari e del segretario del partito di riferimento del ministro: la Lega. Anche perché l’occasione sembra piuttosto ghiotta: un politico famoso di sinistra ha scritto un libro sulla “teoria gender” e lo ha fatto regalare ai bambini di una scuola elementare a spese dello Stato dal sindaco suo amico. “Gravissimo” tuona sui social Matteo Salvini.

Il piccolo comune alle porte della grande città è Buccinasco, noto alle cronache da alcuni decenni per le infiltrazione mafiose e della ‘Ndrangheta, il sindaco è Rino Pruiti, un indipendente senza tessere di partito in tasca che dalle mafie ha subito minacce e intimidazioni. L’ultima, denunciata alle autorità competenti, qualche giorno prima del fattaccio del libro. Il politico famoso di sinistra è Walter Veltroni, autore di un libro dal titolo “La più bella del mondo: la Costituzione spiegata a ragazze e ragazzi”. La “teoria gender” salta fuori perché nel libro c’è un bimbo, Pio, che indossa un paio di scarpe con i tacchi. La storia è ormai nota, quel bimbo è Pio La Torre, una delle figure più limpide della Repubblica italiana, ucciso dalla mafia e cresciuto in povertà. Raccontava di aver indossato anche le scarpe della zia da bambino, perché altre non ce n’erano.

In questa tragicomica storia c’è un po’ tutta la visione proprietaria e autoritaria, oltre che un po’ scema, del bene comune che hanno dalle parti del governo. E tra loro gli ultras trumpiani della Lega sono i più attivi nel mettere in pratica quella raffinata teoria del vate della nuova destra Steve Bannon secondo cui bisogna “inondare di merda” il dibattito pubblico, così da rendere irrilevante la distinzione tra verità e bugie e creare consenso attorno a fatti alternativi e post-verità. Se “inondi di merda” poi qualcosa appiccicato ai propri fan resterà e nel frattempo sarà arrivato qualcos’altro da esaltare e, per gli avversari politici, verso cui indignarsi. Intanto a Buccinasco le verifiche – pagate da tutti noi – dell’Ufficio scolastico regionale, una volta pulita la “merda” hanno rilevato che la procedura di assegnazione del libro è stata corretta e non hanno riscontrato alcuna anomalia. E per la cronaca, il libro intitolato “La più bella del mondo: la Costituzione spiegata a ragazze e ragazzi” era effettivamente un libro sulla Costituzione pensato per ragazze e ragazzi.

C’è un limite anche alla post-verità, una lezione da imparare a memoria per uscire dall’ipnosi collettiva autoritaria nella quale vorrebbe condannarci a vivere la nuova destra.

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