Brescia/ Circolo Leg sottolinea esternazioni di Salvini

02 Luglio 2018

Brescia 1 luglio 2018. Il Circolo Libertà e Giustizia di Brescia esprime il proprio disagio, che spesso diventa sdegno, per le continue e invadenti esternazioni di Matteo Salvini, ministro degli Interni della nostra Repubblica. Segretario di un partito dapprima antimeridionalista, successivamente xenofobo, e infine ultranazionalista, che ultimamente si rivela simpatizzante di leader europei che manifestano simpatie para-fasciste.

 

Nominato alla guida di un dicastero che presuppone costante saggezza ed equilibrio, ci offre di continuo dichiarazioni che spaziano dalla politica internazionale (di competenza del Ministro degli Esteri) a suggerimenti al Presidente del Consiglio, le cui funzioni al comune cittadino pare aver assunto, a dichiarazioni bellicose nei confronti di questo o quello Stato europeo fino a intervenire con suggerimenti nel campo della Sanità, vedi i vaccini su cui effettuare qualche taglio.

 

Mentre nel dicembre 2016 Salvini si è schierato contro la riforma anticostituzionale di Renzi, oggi invece invoca interventi e poteri straordinari per forze di polizia e militari; e nel contempo trascura il carattere antifascista della Costituzione, dimostrando indifferenza, se non simpatia, per fatti ed episodi di aperta eversione da parte di gruppi di estrema destra, o di appartenenti alle forze dell’ordine per atti verso comuni cittadini indifesi. Ciò desta in noi notevole preoccupazione se pensiamo al tema della cosiddetta legittima difesa (di cui Salvini è convinto sostenitore), quasi volesse trasformare l’Italia in un Paese di pistoleri.

 

Ci sorge il dubbio che l’obiettivo di Salvini sia anche quello di distrarre l’attenzione da una vicenda poco esaltante, che ha visto la Lega accusata di truffa per aver sottratto alle casse dello Stato 50 milioni di euro, per fini privati e personali. Prima di vedere marcio e pestilenza negli immigrati, ci aspettiamo che il segretario della Lega provveda a restituire il maltolto agli italiani e curi che il suo partito, ormai avvezzo da oltre 25 anni al potere delle stanze romane, eviti di danneggiarci con altri comportamenti truffaldini.

 

Un invito infine a Salvini: provi a pensare ai 5 milioni di italiani poveri, non certo danneggiati da altri ancora più poveri che vivono in baracche, o ad un ambiente (come quello della Lombardia e in particolare di Brescia) avvelenato e degradato da quei poteri economici contro cui non ha mai detto una parola.

 

E per dare attuazione al suo programma “Prima gli italiani”, gli ricordiamo che gli italiani attendono di essere liberati dal cancro delle mafie, tra cui la ‘ndrangheta, che impera in Calabria, proprio laggiù dove Salvini è stato eletto.

 

 

(*) L’autrice del testo è la coordinatrice del Circolo Libertà e Giustizia di Brescia.

 

 

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