Leggere per non dimenticare
Ciclo di incontri a cura di Anna Benedetti
Mercoledì 29 ottobre 2014 – ore 17.30
Biblioteca delle Oblate – via dell’Oriuolo, 26 – Firenze
Presentazione del libro di
TOMASO MONTANARI
ISTRUZIONI PER L’USO DEL FUTURO
Il patrimonio culturale e la democrazia che verrà
(Minimum Fax, 2014)
introducono:
Sandra BONSANTI, Anna MARSON
Come si impara a essere cittadini, in Italia? Sono fondamentali la famiglia, la scuola; ma da millenni c’è qualcos’altro che ci educa a essere quello che siamo, che ci lega al nostro passato e ci permette di costruire il nostro futuro: questa cosa si chiama «patrimonio culturale», ed è l’altra lingua degli italiani. Ne fanno parte il paesaggio, le opere d’arte, le biblioteche, gli archivi, i siti archeologici… Chi lo ritiene «il petrolio d’Italia», un magazzino di oggetti da affittare al magnate di turno o da svendere nell’ennesima mostra-evento, è un nostro nemico: ci sta togliendo un bene primario come l’aria, ci sta privando di un nostro diritto fondamentale, come la salute o l’istruzione.
Per questo, dopo aver indagato i disastri della politica culturale italiana nelle Pietre e il popolo, Tomaso Montanari scrive un libro sull’Italia possibile su un progetto di comunità basato sulla cultura, su ciò che potrà essere la Repubblica italiana quando sapremo render finalmente concreto l’attualissimo disegno della Costituzione. Istruzioni per l’uso del futuro è un piccolo alfabeto civile: ventuno voci che ci mostrano come per trasformare un paese non bastano le nostalgie o le indignazioni ma servono responsabilità e conoscenza.
“Ancora una volta un pamphlet che è un atto d’amore per lo straordinario patrimonio italiano e un inno in difesa della sua indipendenza e libertà rispetto alle logiche della politica” (Gaia Rau – la Repubblica – 30.3.2014)
Tomaso Montanari storico dell’arte, ha pubblicato Le pietre e il popolo (minimum fax); A cosa serve Michelangelo? (Einaudi) , Il barocco (Einaudi) La madre dei Caravaggio è sempre incinta (Skira). Scrive sul Fatto Quotidiano e sulle edizioni del Mezzogiorno del Corriere della Sera.