Dice di conoscere Casini da una vita, di capire i significati delle sue mosse e del suo addio al sogno centrista: “Pier ha sempre avuto una concezione fungibile delle alleanze” Chi parla è Bruno Tabacci, leader del Centro Democratico che all’Unità confida: “Con l’Italicum Berlusconi avrà gioco facile”.
Se l’amico Pier tornerà nella casa del centrodestra lui, Tabacci, vede il suo futuro nel fronte opposto: “Lo dico da tempo. Ho partecipato alle primarie del centrosinistra e fondato Cd per rafforzare l’area centrale nello schema di un’alleanza con il Pd”.
E aggiunge: “Organizzeremo il centro in un centrosinistra moderno, riformatore, europeo, distante dalla destra populista”. Collocazione e protagonisti vecchi e meno vecchi: “Penso a Dellai, Olivero, Bombassei, Mario Mauro. Passera? Se vuole impegnarsi c’è spazio”.
Certezze e timori perché il leader di Cd ha un sospetto: “Temo un bis di Veltroni con il Pd che vuole rappresentare tutto. L’accoglienza di Sel a Bonaccini, la considerazione del centro allo zero qualcosa dimostrano una capacità di aggregazione molto modesta”.
Alleanze più o meno rischiose – secondo Tabacci – che potrebbero portare a un solo risultato: la vittoria di Berlusconi: “Con questa legge elettorale la mia opinione è che il Cav avrà gioco facile. Renzi si illude se vuole riproporre lo schema dell’uomo solo al comando.
Opinioni condivise anche dal segretario di Scelta Civica Stefania Giannini:”Casini – dice intervistata dal Corriere della Sera e dal Mattino – non è una sorpresa, mi sembra coerente con una posizione politica che si è sempre basata sul tatticismo, sulla ricerca di una collocazione migliore per la propria sigla”, Scelta civica invece si prepara a un’alleanza di centrosinistra.