Il Senato? Lo rimpiangeremo. Chi lo sostiene è Sandra Bonsanti, presidente di Libertà e Giustizia. La giornalista toscana sul sito dell’associazione ne spiega le ragioni: “Domani una qualunque maggioranza di governo potrà farsi la legge elettorale che le piace, che le assicura eterno potere senza mediazioni. Governabilità assoluta”.
La Bonsanti critica Renzi e il suo aut aut di ieri: ‘O io o il Senato’: “Da cosa nasce – si chiede il Presidente dell’associazione milanese – questa ossessione che muove la politica istituzionale di Matteo Renzi che manda in onda una sorta di ricatto: o me o il Senato? Che gli ha fatto questo Senato?”.
Secondo la giornalista pisana l’abolizione del Senato è il primo vero passo verso un presidenzialismo pericoloso: “A pensar male – aggiunge – l’abolizione del Senato (e non la correzione calibrata del bicameralismo perfetto) è un passo importante sulla via del presidenzialismo e della distruzione di quel tanto della Costituzione che rimarrà dopo la cura renziana. Mi auguro che questa ovvietà sia ben presente a chi finge di non capirla.
La Bonsanti si scaglia poi contro Berlusconi: “E poi: se non c’è più il Senato non c’è più nemmeno il Condannato, nel senso che non c’è più una esclusione dalla Camera alta per aver truffato il fisco e il cittadino italiano. B. cacciato dal Senato? Cos’è il Senato, ovvero cos’era prima che fosse abolito?”.
Qui l’articolo sull’Huffington Post