“Non è troppo tardi per scrivere fino in fondo la storia del 2 agosto 1980, degli 85 morti e dei 200 feriti alla stazione di Bologna”. E’ l’appello dell’associazione Libertà e Giustizia, che vede tra i primi firmatari Umberto Eco, Don Luigi Ciotti, Nando Dalla Chiesa e Gustavo Zagrebelsky e che chiede di “processare lo Stato infedele”.
“La disponibilità di una gran massa di documenti raccolti da varie magistrature – si legge nell’appello dell’associazione – rende doverose una nuova lettura e la ricerca di tutte le possibili correlazioni sulle verità indicibili. Oggi è inevitabile scavare nella storia di quella guerra non ortodossa, scatenata alla fine degli anni Sessanta per controllare la democrazia italiana, indirizzandone la strada”.
L’associazione chiede quindi “alle istituzioni, compresa la magistratura, di adoperarsi concretamente per rendere possibile questo obiettivo di civiltà e di giustizia”.