L’AgCom vuol diventare il “pistolero nero” del web. Nel mirino entreranno tutti i siti che a sua discrezione violeranno il diritto d’autore. In pratica questo significa mettere a rischio la sopravvivenza di quasi tutti i siti e condannare a morte certa quelli più scomodi.
Quindi, dopo aver visto “disossare” i palinsesti televisivi dai giornalisti più coraggiosi, ora potremmo veder chiudere anche i siti di giornalismo diffuso, che raccontano i fatti utilizzando liberamente materiale web.
Davanti a questo pericolo di oscurantismo felpato dobbiamo difendere l’ultimo territorio rimasto senza censura, se no arriveranno anche a controllarci i citofoni.
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