“Io la mia classe non la cambierei per niente al mondo” dice la ragazzina nel suo tema, che la maestra le fa leggere ai suoi compagni di tutte le etnie, mentre fuori dalla loro scuola Pisacane di Roma infuria l’idiozia del “tetto del 30%”, voluto dalla Gelmini.
È una delle tante, belle immagini che ci hanno regalato i corti del concorso “Nuovi Italiani: storie di ordinaria integrazione“, che Libertà e Giustizia di Roma realizza con Arcipelago Film Festival da due anni, per rendere visibile la “buona integrazione” di cui pochi parlano.
Storie di Romeni onesti, Veneti solidali, maestre instancabili: tutti sassi gettati sugli specchi deformanti dei luoghi comuni, per riprenderci la realtà silenziosa e operosa dell’integrazione.