Sala Muccin al gran completo per l’incontro con Sandra Bonsanti, presidente del circolo nazionale Libertà e Giustizia. Un’occasione per ribadire la vocazione dell’associazione a farsi interprete presso la politica delle istanze della società civile e per ripercorrere i primi passi del circolo Libertà e Giustizia di Belluno, per il quale hanno preso la parola Rosita Kratter e Irma Visalli.
Da Bari a Belluno sono una quarantina i circoli: «Un’iniziativa pensata nel 2002, che finora ha alternato momenti di grande visibilità mediatica ad altri nascosti», ha spiegato Bonsanti, «il nostro lavoro di raccordo tra società civile e politica non sempre appare, ma è continuo e quotidiano, non è solo quello che si vede nelle piazze. Non siamo contro i partiti, ma per un loro rinnovamento, una cosa che non smetteremo mai di chiedere, opponenendoci in tutti i modi al degrado culturale e istituzionale che sta vivendo il nostro Paese».
L’introduzione dei disvalori nella politica, usati come moneta corrente, e la necessità di un dialogo che metta le persone e soprattutto i giovani in condizione di ragionare con la loro testa è una delle principali battaglie che conduce Libertà e Giustizia, per la quale a Belluno c’era anche il responsabile della segreteria nazionale dell’associazione, Costanza Firrao.
Uno degli strumenti utilizzati dal circolo sono le scuole di formazione di cultura politica, «scuole che insegnano l’apertura mentale con riferimenti culturali e filosofici alla nostra carta costituzionale», ha spiegato Bonsanti, «per fare dell’intelligenza personale uno strumento di progresso collettivo e circoscrivere anche il condizionamento a cui ci sottopongono quotidianamente i media».
Dopo aver partecipato a uno di questi corsi, Rosita Kratter e Irma Visalli hanno lavorato per formare anche a Belluno uno dei circoli di Libertà e Giustizia. «Anche a Belluno si sente la mancanza di un colloquio con la società civile sulle tematiche politiche e la necessità di una rete culturale in questo senso», dice Kratter. In un mese ci sono state una trentina di adesioni al circolo, che «potrà affrontare anche temi locali». Secondo Irma Visalli, intervenuta prima delle domande e le considerazioni del pubblico, «la battaglia civile è fondamentale per ricostruire il rapporto partito-cittadino».
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