Fra le molte novità introdotte nel 2007 dalla riforma dei servizi segreti, c’è la temporaneità del segreto di Stato: quindici anni più, eventualmente, altri quindici. Trenta al massimo, è stato stabilito. Ma ora una commissione governativa incaricata di studiare modifiche e migliorie suggerisce la possibilità di reiterare, dopo quella scadenza, la classificazione dei documenti da parte degli stessi servizi di sicurezza, secondo i loro canoni: segreto, segretissimo, riservato, riservatissimo. Che hanno altre regole e nuove decorrenze.
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