E’ stato un vero piacere venerdì sera, vero le 18.15 telefonare dal mio cellulare al centralino dell’Associazione e dire: ” Sono in Piazza Grande, sentite l’attore che legge il nostro manifesto? Siamo in migliaia”
Ne’ molti, nè pochi, ma tanti. Tanti per comprendere che, anche inconsapevolmente, dal referendum del 2006, dedicandoci ad altri temi abbiamo rischiato di far cadere l’attenzione sulla nostra Carta come strumento del vivere quotidianamente il nostro essere cittadini ed “animali sociali” .
Le incisive parole conclusive di Aude Pacchioni, “Salvare la Costituzione è salvare la democrazia” hanno risuonato nella piazza come l’esortazione a riprendere e ricucire quanto lasciato sul “telaio” dal referendum del 2006 con la consapevolezza che la crisi, che la frammantazione sociale avvenuta in pochi mesi richiederanno un costante, quotidiano lavoro di tessitura e di cucitura.
Ma la trama c’è ed è il nostro manifesto, che coloro che non hanno potuto sottrocrivere via itnernet hanno sottoscritto con la penna, a mano, sulla “preda ringadora”.
Firma il manifesto
Difendiamo la Costituzione, i diritti e la democrazia, puoi unirti a noi, basta un piccolo contributo