Decine di perquisizione e due arresti. La procura di Genova, indagando sul sequestro di Fabrizio Quattrocchi, il contractor italiano ucciso in Iraq nel 2004, ha scoperto una nuova Gladio, una sorta di polizia parallela nata all’interno del Dipartimento studi strategici antiterrorismo (Dssa).
Tra gli indagati ci sono poliziotti, carabinieri, uomini della Guardia di Finanza e della polizia penitenziaria. Gli arresti sono scattati per Gaetano Saya e Riccardo Sindoca, presunti capi di questa organizzazione segreta e fondatori, tra l’altro, di un”organizzazione politica denominata Destra Nazionale – Nuovo Msi, quella che ereditò la sigla da Giorgio Almirante.
Il reato contestato è quello di associazione per delinquere finalizzata all”usurpazione di funzioni pubbliche in materia di prevenzione e repressione dei reati. Tra fanatismo e finanziamenti, almeno a questa altezza della indagini, si chiuderebbe il cerchio della nuova Gladio creata con lo scopo di “difendere l’Europa e l’amicizia italo-americana contro i musulmani”. Avrebbe anche effettuato controlli negli aeroporti, senza però particolari effetti. Alcuni suoi componenti inoltre avevano accesso diretto al centro di elaborazione dati del Ministero dell”Interno.
L’operazione conclusa all’alba dalla Digos genovese ha toccato nove regioni, Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Molise, Sicilia e Sardegna.
Nel sito internet dellla Dssa, oscurato pochi minuti dopo la diffusione della notizia degli arresti, si poteva leggere: “Il Dipartimento Studi Strategici Antiterrorismo istituito come Ente di Diritto Pubblico dalle Interforze di Polizia della Repubblica Italiana, offre un supporto d’indagine e ricerca, altamente specialistico, per tutti coloro che appartengono a organizzazioni potenzialmente a rischio di aggressione da parte del terrorismo”.
E’ operativo dal 26 marzo 2004; è nato dopo gli attentati in Spagna. Sulla struttura, poche pagine oltre, dice: “Ha un Direttore del Dipartimento e un Vice Direttore, ed è suddivisa in sei Divisioni, coordinate fra loro, dai relativi Capi Divisioni (ex agenti e collaboratori dei servizi segreti), e ufficiali operativi dell”organizzazione Stay behind (Gladio), che sono stati operativi in Nord Africa e Medio Oriente durante la guerra fredda, e che sono perfettamente a conoscenza della strategia applicata dalle sette del terrorismo islamico, inoltre da Consulenti di Nazionalità estera inseriti nell”organico del Dipartimento”. Riccardo Sindoca, presentato nel sito della Dssa come vice direttore dell”organizzazione, risulta anche essere “portavoce nazionale dell”Unione nazionale forze di Polizia”. Si tratterebbe di un ente presentato come sindacato della Polizia di Stato, di cui Gaetano Saya, nel 2002, era presidente onorario.
Gaetano Saya e Riccardo Sindoca che sono finiti ai domiciliari, il primo a Firenze, a Pavia l’altro, sostengono di aver fatto parte di Gladio. Le pagine web del loro movimento politico riportano frasi del tipo: “il male sceso tra noi trova in uomini come George Bush in America Gaetano Saya in Italia un baluardo inespugnabile. Uomini timorati di Dio, uomini duri e puri che illuminati per volontà Divina, sono scesi nella valle oscura della morte per difendere la Fede Giudeo Cristiana e l”Occidente. Il bene che questi uomini rappresentano sconfiggerà l”Anticristo.
Dio è con loro”. Sono inoltre ricche di note biografiche dei due, dalle quali si scopre, per esempio, che Saya era uno degli affiliati alla loggia massonica P2, di essere stato “principale teste d”accusa della procura della Repubblica di Palermo nel processo contro Giulio Andreotti”, dove ha accusato “Andreotti di essere il mandante dell”omicidio del generale Dalla Chiesa; verità rivelatagli dal generale e amico fraterno Giuseppe Santovito”, pure affiliato alla P2 e al vertice, ai tempi, dei servizi segreti deviati del Sismi.
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