Appello al premier: non andare da Vespa

MILANO — Centinaia di cittadini chiedono che il presidente Monti non vada stasera da Vespa a illustrare la manovra economica. Libertà e Giustizia ha lanciato un appello, ieri, facendo suo un articolo di Corrado Stajano apparso domenica sul Corriere della Sera. L’appello è stato già sottoscritto, tra gli altri, da Claudio Magris, Salvatore Bragantini, Ermanno Olmi, Carlo Feltrinelli, Oliviero Ponte Di Pino, Lorenza Carlassare, Tullio Pericoli, Giuliano Turone, Marco Revelli, Nando Dalla Chiesa, Luciano Gallino e dal presidente emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida. Che scrive: «Non sono i talk show i luoghi in cui i rappresentanti delle istituzioni devono oggi parlare ai cittadini. Piuttosto chiedano di utilizzare spazi televisivi appositi a reti unificate. È una questione di stile».

3 commenti

  • i sacrifici non sono spettacolo e non hanno bisogno di cerimoniere untuoso che si strofina le mani. Pagheremo caro, ma misura per tutti, anche nello stile.

  • Il presidente Monti rinunci ad andare a porta a porta, nel salotto di Vespa. Non è quello il luogo pîu’ adatto per presentare ai cittadini una manovra necessaria ma che proprio equa non è. Monti dia un segno di discontinuità e rinunci a talk show futili e troppo spesso accompagnati da ambiguità e chiacchere manipolatorie.

  • Professore. Lei ha ricordato, rispondendo ad un giornalista, che ciò che ha chiesto in vita sua è pari a zero. Come fa a stringere la mano a chi ha venduto la propria anima pur di occupare quello spazio televisivo?

    La prego. Non si sporchi le mani.

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