Sindaco Nardella,
notizie di stampa (Il Fatto Quotidiano di oggi) riportano l’inerzia della dirigente Francesca Santoro nei confronti della richiesta di rendere pubblici tutti gli scontrini, ricevute o altri documenti contabili, che possano giustificare le ingenti “spese di rappresentanza” sostenute da Renzi, quando era sindaco di Firenze.
La nota vicenda relativa al sindaco di Roma, Marino, ha evidenziato che queste voci di spesa sono ritenute dalla pubblica opinione dati politicamente sensibili, in quanto indicativi del livello di correttezza di chi amministra denaro pubblico. In più, alcune dichiarazioni di ristoratori abitualmente dediti all’ex sindaco Renzi, hanno fatto emergere le sue consuetudini di convivialità “allargata” non coerenti con giustificazioni istituzionali.
Sindaco Nardella,
come cittadini non siamo più disposti a tollerare queste omertà contabili. Pertanto, le chiediamo di rendere noti i documenti in questione e non – come accaduto finora – pubblicando vaghe dichiarazioni. Quello che vale per Marino, deve valere anche per Renzi e per tutti gli amministratori.
Il tempo delle cene a spese dei cittadini è finito.
Con vigilanza democratica
Massimo Marnetto
Libertà e Giustizia di Roma
L’omertà in rigoroso stile mafioso e il leccaculismo da perfetto servo del potere berlusconian-renziano sono invece gli strumenti ideali per chi auspica sistemi sempre più opachi e generatori di privilegi, come noti ferratori di somari che – frustrati e con bava alla bocca – martellano su questo blog. Senza mai entrare nel merito, per carità.