E ora che fa il PD con la Barracciu? Chiede anche a lei di dimettersi?
Sì, perché la sottosegretaria alla cultura ha lo stesso problema di Marino: spese non giustificate per oltre 30 mila euro.
L’unica differenza è che lei è stata ubbidiente e questa è una qualità importante in politica. Infatti, ha seguito il “consiglio” di Renzi quando era in corsa per la presidenza della Regione Sardegna, si è ritirata per nascondere l’imbarazzante “faccenda” e per premio è stata mandata al Mibac.
Nella puntata di Otto e Mezzo, Travaglio ha posto al sindaco di Firenze Nardella questo problema, ma il successore di Renzi ha fatto piroette verbali da pattuglia acrobatica pur di nardellare la risposta. Ecco, il PD non può considerarsi parte lesa da Marino, se non regola gli altri casi “irregolari” che ha in casa.
Una volta bastava eludere le domande e contare sulla scarsa memoria pubblica.
Oggi no. La povertà portata dalla crisi fa notare molto di più le ruberie della politica.
E la Barracciu rimarrà sotto i riflettori dei cittadini fino a quando il PD non ne prenderà le distanze.
Oggi è il primo giorno che avanziamo questa richiesta. Li conteremo, fino a quando la sottosegretaria non si dimetterà dal suo incarico.
Come Marino.
9 ottobre 2015
(*) Coordinatore del Circolo LeG di Roma