“Il libro di uno storico che si interroga sull’avvenire del Paese”. Con questa definizione Gustavo Zagrebelsky presenta l’ultima fatica di Paul Ginsborg, lo storico inglese che ha da poco ottenuto la cittadinanza italiana e che è al fianco di Libertà e Giustizia in numerose battaglie civili. A Parma, il 2 dicembre, Ginsborg incontra soci e simpatizzanti di LeG nell’Aula dei Filosofi (via dell’Università, 12), alle 17 e 30. Alla presentazione prenderanno parte anche Simona Peverelli, dell’ufficio di presidenza di Libertà e Giustizia e Costanza Firrao dell’ufficio di segreteria.
La passione di Ginsborg per l’Italia e per la democrazia affonda nelle radici della storia di questo paese. Per spiegare i motivi che lo hanno spinto a scrivere Salviamo l’Italia, (Einaudi, pp. 133, 10 €), lo storico ricorre spesso a una poesia di Shelley, “la poesia politica più bella dell’Ottocento”.
Lo sguardo di Ginsborg va all’Inghilterra dei primi dell’Ottocento e al racconto di un momento tragico di lotta spiegato dalle parole di Shelley in The masque of Anarchy, La maschera dell’anarchia, “è la reazione al massacro della classe operaia che manifestava a Peterloo nel settembre 1819. In questa sua poesia il poeta pone il problema della mitezza, ma non riesce a rispondervi”. E allora, chiede lo storico: “Come si reagisce davanti a chi decide di utilizzare il manganello? Con il pacifismo, con la non-violenza o con la resistenza?”.
“Salvare l’Italia – spiega ancora Zagrebelsky – è, nell’idea di Ginsborg, salvare la nostra idea di Italia, quella in cui proiettiamo tutto ciò che di bello, di buono e di giusto vi è secondo noi; al contrario, è sconfiggere ciò che di brutto, di cattivo e d´ingiusto vi si oppone. È dunque una battaglia. Il libro di Ginsborg è un libro combattente”.
Per soci e simpatizzanti, nel corso della presentazione sarà possibile iscriversi o rinnovare l’iscrizione all’associazione e acquistare il Libretto nero della democrazia con gli attacchi alla Costituzione in questi due anni del IV governo Berlusconi.